Le “Restrospettive” della Grande Guerra
VALLE DEI LAGHI. E’ uscito il nuovo numero di “Retrospettive”, la rivista culturale, che, intesa a sviluppare la ricerca storica locale, con una tiratura di 4.300 arriva in tutte le case del bacino...
VALLE DEI LAGHI. E’ uscito il nuovo numero di “Retrospettive”, la rivista culturale, che, intesa a sviluppare la ricerca storica locale, con una tiratura di 4.300 arriva in tutte le case del bacino valligiano. Come sempre la rivista, attenta alle ricorrenze storiche, per il 2018 non si lascia sfuggire i riferimenti relativi alla conclusione del centenario (1918 - 2018) della Grande Guerra ed è per questo che, come precisato nell’editoriale, dedicherà il proprio impegno di approfondimento storico per l’anno appena iniziato con delle pubblicazione riguardanti l’evento bellico, tenendo conto del fatto che la protagonista, suo malgrado, di questa drammatica vicenda è stata la gente e che quindi sia importante considerare nel contesto del conflitto bellico quegli avvenimenti e soprattutto le conseguenze negative, riportando alla luce fatti e situazioni per lo più inediti di quel tragico periodo. L’argomento della guerra è introdotto con una panoramica delle cause che ne hanno determinato lo scoppio e la mobilitazione in massa anche dei giovani trentini, inviati sul fronte orientale.
Fra gli articoli d’indubbio interesse, quello di Federico Verones di Covelo che, nel ricordare l’interessante iniziativa del corpo dei vigili del fuoco di Terlago nell’opera di recupero (lavori di esbosco e pulizia) delle tracce dei manufatti del vecchio poligono di tiro d’epoca austriaca (più conosciuto come “bersaglio militare”), ha ricostruito la storia di quest’area di addestramento in località “Dompiana” per l’addestramento l’esercito e la milizia territoriale austriaca. La cosiddetta “piazza di combattimento”, interessava diverse località della montagna, compresa fra i territori di Terlago e di Cadine, per complessivi 60 ettari circa. Quest’area di addestramento era recintata e controllata da sentinelle con divieto assoluto di accesso ed erano stati realizzati diversi manufatti con strade di accesso per simulare le varie fasi di combattimento.
Altri articoli d’interesse, oltre alla rubrica curata da Ettore Parisi di Ranzo sulla ricostruzione genealogica delle famiglie della Valle dei Laghi l’articolo di Alberto Bolognani sulle campane della chiesa parrocchiale di Vigo Cavedine, requisite nel 1916 – come nelle altre parrocchie del Trentino – dal comando austriaco per la fusione e la loro “trasformazione” in pezzi di artiglieria. Interessante anche quello di Verena Depaoli riguardante l’approfondimento della “Grande Guerra”, filtrata attraverso le ordinanze scolastiche. (m.b.)