Lasino, il libro di Chemolli commuove
LASINO. E’ stato un bagno di folla la manifestazione di presentazione del libro di Tiziana Chemotti “La guerra vissuta dalle donne”, tenutasi nei giorni scorsi nella sala consiliare del comune di...
LASINO. E’ stato un bagno di folla la manifestazione di presentazione del libro di Tiziana Chemotti “La guerra vissuta dalle donne”, tenutasi nei giorni scorsi nella sala consiliare del comune di Madruzzo - prevista in un primo momento nel teatro comunale di Lasino, ma che, nonostante assicurazioni di settimane fa, all’ultimo momento non si è reso indisponibile a causa del protrarsi dei lavori di sistemazione degli impianti e dei relativi collaudi. Infatti si è superato di gran lunga il centinaio di persone, visto che sono stati distribuiti, grazie al contributo dell’Assessorato delle Pari Opportunità della Provincia (era presente la segretaria dell’assessora Ferrari Monica Ribon) ai presenti in sala ben 134 libri (uno per famiglia) e si può dire che buona parte dei nuclei familiari di Lasino e Castel Madruzzo non ha voluto mancare a questo importante appuntamento culturale, che ha ricordato una pagina indimenticabile e al tempo stesso triste della storia comunitaria. La regia dell’iniziativa editoriale, sia per quanto riguarda la stampa del volume che per l’organizzazione della serata, è poggiata sulle spalle dall’Associazione culturale “Retrospettive”, con alle spalle una trentina d’anni di attività e che rappresenta con le sue pubblicazioni un fondamentale punto di riferimento nella ricerca storica per l’intera valle dei Laghi. Il libro descrive attraverso dieci racconti le peripezie di altrettante donne di Lasino alle prese con disavventure spesso tragiche durante il secondo conflitto mondiale. Ne è uscita così una panoramica variegata di situazioni vissute, in cui queste donne, sorrette da una fede incrollabile, hanno cercato di superare fra mille difficoltà gli ostacoli che via via si presentavano.
La presentazione, oltre all’illustrazione del contesto socio-economico del tempo, si è valsa della collaborazione della Filodrammatica S. Siro di Lasino (regia di Ermenegildo Pedrini), che ha ricostruito attraverso dei filmati e letture alcuni passi significativi dell’opera; non da meno il gruppo strumentale, diretto da Dory Chemotti, che ha fatto da sottofondo musicale ai vari interventi. E’ stata omaggiata con un dono Anna Pisoni (95 anni), l’unica superstite delle dieci donne; però il riconoscimento è stato ritirato dalla nipote Patrizia a causa dell’indisposizione dell’anziana protagonista.
Alla fine un ricco buffet, consumato nei locali del Museo della “Dòna de ‘sti ani” per celebrare il terzo anniversario della sua attività. (m.b.)