La sagra di San Biagio comincia sabato con il campanò
VIGO CAVEDINE. Dopo la sagra di apertura a Stravino con S. Antonio Abate domenica prossima toccherà a Vigo Cavedine, dove la comunità ecclesiale del paese celebra la festa del patrono San Biagio, a...
VIGO CAVEDINE. Dopo la sagra di apertura a Stravino con S. Antonio Abate domenica prossima toccherà a Vigo Cavedine, dove la comunità ecclesiale del paese celebra la festa del patrono San Biagio, a cui è dedicata la chiesa parrocchiale.
Rispetto ad alcuni anni fa si assiste in quest’ultimo periodo ad un rifiorire delle feste patronali, che al di là della ricorrenza religiosa evidenziano la forte motivazione di “fare comunità” e non è fuori luogo pensare che questa partecipazione popolare con tutta una serie di appuntamenti laico-religiosi sia stata determinata dall’esigenza di riappropriarsi da parte dei laici di quel sentire religioso motivato dalla continua carenza di sacerdoti.
Ma veniamo alla sagra di domenica 3 febbraio: oltre alla solita coreografia con bandierine dei luoghi prospicienti la chiesa, si propongono nel corso della giornata e della vigilia una serie di appuntamenti; in particolare sabato pomeriggio, grazie al rinnovato concerto campanario, sarà proposta l’antica consuetudine del campanò. La domenica mattina, dopo la messa solenne accompagnata dal coro “Camp Fiorì”, il rituale incontro dei paesani sul piazzale antistante la chiesa con un invitante spuntino a base di panini preparati dai volontari e dolci, rispolverando la tradizione, dato il periodo invernale, della tazza di brodo di carne. Contestualmente verrà aperta, a cura dell’associazione “Retrospettive” la mostra “Vestiti, pizi e zolini, alla scoperta dell’abbigliamento tipico delle nostre ave”.
Quest’anno i volontari propongono anche un pranzo comunitario al teatro-tenda della zona sportiva con specialità culinarie del passato.
Nel pomeriggio si svolgerà l’immancabile processione per le vie del centro storico con la statua di San Biagio, portata in spalla dai confratelli, a cui seguirà il bacio della reliquia e la benedizione della gola.
Non mancheranno gli appuntamenti più decisamente festaioli: la proiezione nel teatro parrocchiale, sempre a cura di “Retrospettive”, del video-documentario “Vestiti, pizi e zolini” con alcune interessanti interviste alle donne anziane del paese sull’abbigliamento di un tempo. (m.b.)
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