La neve di due mesi fa scatena il sindaco Girardi
Mezzolombardo, duro scontro con la minoranza che chiedeva conto dei disagi «Interrogazione vergognosa e inopportuna, con voi non voglio collaborare»
MEZZOLOMBARDO. La neve è arrivata in consiglio comunale e ne sono derivati dei brutti scivoloni. L’interrogazione presentata da due gruppi di minoranza (Uniti per Mezzolombardo e Pd) sui disagi provocati dalla neve del 11 dicembre 2017 causa, a loro parere, della non adeguata pulizia dei marciapiedi, ha scatenato la reazione del sindaco Christian Girardi: «L’interrogazione è vergognosa, inopportuna, basata solo su opportunismo politico». Ha quindi riferito di come la nevicata non prevista da Meteotrentino in tal quantità, quasi 40 centimetri in paese, sia stata affrontata con un “Piano neve” di assoluta efficacia, da appositi preventivi incarichi che hanno mosso diversi camion, ruspe e numerosi operai, che ha approfittato per ringraziare per la buona volontà, dimostrata dagli orari protratti fino a notte. E ha aggiunto: «Io stesso, insieme al vicesindaco, a sera, abbiamo fatto un giro per tutte le strade del paese e nelle zone artigianali per verificare gli accessi a case e industrie; tutto risultava adeguatamente ripulito. Nei giorni seguenti si è anche provveduto a togliere gli ammassi nevosi dai parcheggi. A fronte di un tale evento eccezionali, la reazione è stata ottimale».
Il meteo aveva previsto 11 centimetri di neve, ne erano arrivati più del triplo e comunque in tarda giornata era sopravvenuta la pioggia. «Limiti il linguaggio», ha ribattuto Danilo Viola, sottolineando come i toni e le parole del sindaco non fossero rispettosi del compito dei consiglieri, che sono rappresentanti di chi li ha votati e che hanno il compito di riportare la voce di molti cittadini. «Non voglio collaborare con le minoranze», ha concluso il sindaco, ribadendo che gli interventi sono frutto di preconcetti. Il clima dunque non appare dei migliori in consiglio comunale, dove le minoranze hanno ricordato al sindaco la sua aggressività di quando sedeva nei loro banchi, guadagnandosi come risposta che questi attacchi paiono, oltre che gratuiti, un’occasione per rifarsi dei vissuti passati».
La seduta è poi continuata in modo più composto. Non è passata la mozione di Vedovelli, di “Mezzolombardo partecipa”, che chiedeva di assegnare a studenti e disoccupati i posti di scrutinatori nei seggi: «Questo viene fatto da molto tempo, per consuetudine e così è stato anche nella recente Commissione per questa tornata elettorale. Istituzionalizzare chiederebbe controlli che appesantirebbero gli uffici». Il consigliere Paolo Mazzoni, di Unione per il Trentino, è intervenuto dicendo che basterebbe un’autocertificazione e Corrado Aldrighetti, del Patt, ringraziando Vedovelli per la proposta, ha sostenuto che la scelta andrebbe invece formalizzata proprio come atto di attenzione sociale. Ma la maggioranza ha votato contro: resterà dunque una consuetudine. «Ci impegniamo però a divulgare con manifesti l’informativa, affinché tutte le persone interessate facciano richiesta per questo incarico per la prossima volta che ci saranno elezioni».
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