Giovo. Il Coronavirus fa un’altra “vittima”. Il direttivo della Pro Loco di Giovo ieri ha infatti comunicato che a malincuore si è visto costretto ad annullare l’edizione di quest’anno della Festa dell’Uva, tradizionale evento che, dal 1958, ogni quarto weekend del mese di settembre celebra la fine della vendemmia con una grande sfilata di allegorici, enogastronomia, musica e spettacolo. Una manifestazione da oltre 10.000 presenze, con una macchina organizzativa che può contare sull’entusiasmo di 400 volontari e sull’opera 180 persone impegnate nella realizzazione dei carri: numeri che oggi, con le restrizioni anti-assembramento in atto, diventa impossibile proporre.

La decisione, a cui la Pro Loco - da sempre organizzatrice della Festa dell’Uva di Giovo - è giunta dopo aver valutato tutte le possibili alternative, è tanto più sofferta in quanto si tratta della prima interruzione dopo 63 anni di festa: «Abbiamo pensato a una versione ridotta, con un pubblico limitato per la sfilata, oppure di mantenere solo la Marcia dell’Uva, in cui l’affollamento è ridimensionato, ma abbiamo capito che non era possibile e ci siamo arresi» spiega il presidente della Pro Loco, Cesare Pellegrini. «Il pubblico è parte integrante della festa, è la linfa e il maggiore riconoscimento per gli allestitori, che per mesi lavorano per la realizzazione dei carri. È un momento così significativo che è degno di un pubblico numeroso e festoso: impossibile pensare a un surrogato».

Lo stop, che ha colpito tutti i grandi eventi organizzati dalle numerose Pro Loco del Trentino, risparmia per lo meno le piccole iniziative, come la Festa del Fieno, che la Pro Loco propone per il 9 agosto a Malga del Mont Alt di Giovo. pero intanto bisogna prendere atto che l’appuntamento con la Festa dell’Uva è rinviato al prossimo anno, il 24, 25 e 26 di settembre, sempre a Verla di Giovo. C.L.