La biblioteca cerca volontari disposti a essere “libri viventi”
L’iniziativa a Mezzocorona. Sarà presentata nel corso del Settembre Rotaliano Le persone che aderiranno potranno raccontare di tutto, dai viaggi al lavoro, sport, bullismo
Mezzocorona. È sempre rilassante andare in biblioteca, sedersi nel silenzioso spazio dedicato allo studio e alla lettura, aprire un libro e leggerlo. Ma se dei volumi di semplice carta ed inchiostro avessero vita propria per raccontare delle storie? Una domanda strana, all’apparenza, ma a cui la biblioteca di Mezzocorona ha già dato una risposta con l’iniziativa “Biblioteca Vivente”. Una novità per la borgata, introdotta dopo un convegno a Pistoia sul tema. Dietro ci sono l’idea e la volontà di facilitare la collaborazione all’interno di una comunità, facendo parlare le persone.
Racconti di vita
I libri sono infatti delle persone che presentano un’esperienza (il titolo lo scelgono loro) e vengono “prestati” per circa un quarto d’ora agli utenti che desiderano leggerli, ovvero ascoltarli. L’attività, gestita interamente dalla biblioteca, vedrà il proprio esordio nel corso della tre giorni del Settembre Rotaliano. Ma per poterla realizzare servono appunto i “libri viventi”: la biblioteca sta cercando volontari disposti a farlo. Persone che desiderano raccontare un viaggio, un’esperienza di volontariato, il proprio lavoro, o del fatto di aver vissuto un’esperienza di bullismo, di discriminazione superata o meno. E ancora: un’esperienza sportiva da dilettante o di atleta, un percorso scolastico particolare, un periodo di vita all’estero. La Biblioteca Vivente insomma è fatta di storie a tema libero, il cui scopo è favorire la comunicazione tra cittadini della stessa comunità. L’iniziativa sarà sotto il costante controllo della biblioteca, al fine di tutelare chi racconta e chi ascolta.
«In Italia le esperienze di biblioteca vivente sono molte, ma il più delle volte vengono portate avanti da un’associazione, che quasi sempre ha lo scopo di sconfiggere dei pregiudizi - dicono in biblioteca -. Il nostro obiettivo, però, non è sconfiggere un pregiudizio ma far raccontare a persone comuni le proprie esperienze».L’attività potrebbe essere introdotta anche a RoverE della Luna. Per iscriversi ed avere maggiori informazioni telefonare allo 0461 608182 o scrivere alla mail m.faes@comune.mezzocorona.tn.it. D.B.