L’albero di Natale fatto di presine all’uncinetto

Andalo. Da giovedì, nella chiesa parrocchiale di Andalo, è esposto uno speciale quanto originale albero di Natale, realizzato dalle nonne del paese, grazie a un’iniziativa del circolo anziani e...



Andalo. Da giovedì, nella chiesa parrocchiale di Andalo, è esposto uno speciale quanto originale albero di Natale, realizzato dalle nonne del paese, grazie a un’iniziativa del circolo anziani e pensionati “Bella età”. Si tratta di un albero multicolore realizzato completamente a mano, per la precisione a uncinetto, con il quale le ideatrici hanno pensato di rivolgere a tutte le persone un messaggio di speranza per il futuro.

Il sindaco di Andalo, Alberto Perli, ci ha illustrato l’iniziativa. «I membri del circolo “Bella età” – ha spiegato il sindaco - quest'anno hanno avuto una bellissima idea: l'albero delle presine, un grande mosaico colorato in stoffa, composto da ben 850 quadrati di presine, abilmente realizzate a uncinetto dalle nonne di Andalo. Si tratta di una delle attività promosse dal circolo nei mesi scorsi, durante i quali, non potendosi riunire in presenza, ognuna delle autrici ha lavorato singolarmente a casa propria, realizzando i quadrati che poi sono stati cuciti insieme a forma di albero».

Un’opera che ha per le creatrici un significato particolare?

«Sì, un albero colorato dai significati molteplici: nonostante il periodo di emergenza, i nostri cari ci consigliano di guardare avanti con fiducia, soprattutto uniti e compatti come gli 850 quadrati di stoffa». Oltre all’albero delle presine del circolo “Bella età”, anche altre associazioni di volontariato del paese hanno realizzato per il Natale diverse opere d’arte che il Comune ha deciso di esporre in Piazza Dolomiti, uno dei luoghi di maggiore frequentazione turistica, soprattutto durante la stagione invernale. Stagione che anche per Andalo quest’anno, viste le restrizioni, si preannuncia difficile. «Sì, la stagione – ha commentato Alberto Perli - si preannuncia difficile viste le restrizioni per il Covid-19, ma per gennaio si auspica un graduale ritorno alla normalità. La ripresa delle attività è necessaria in quanto il sistema socio-economico dell'altopiano di basa sul turismo e tra gli addetti ai lavori si spera in una stagione simile a quella estiva, quando l'avvio è stato molto lento, ma poi a luglio e agosto le presenze turistiche si sono viste eccome».

Anche se con gli impianti chiusi speravate comunque in un’apertura?

«Sì, in quanto ad Andalo offriamo molti servizi alternativi, dal centro piscine al palaghiaccio alla pista da fondo, con numerosi servizi per tutta la famiglia, e le stesse scuole sci sono attrezzate per accompagnare i turisti anche in altre esperienze outdoor, ma la chiusura delle regioni ha bloccato ogni ipotesi. In ogni caso si guarda avanti con fiducia, il paese è pronto, gli addobbi delle piazze e le luminarie stradali sono pronti per essere accesi, quest'anno ad uso esclusivo dei residenti, per un Natale a tutti gli effetti "in famiglia”». R.F.















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