Il nome del ponte di ferro accende il dibattito a Lavis
Lavis. «Bisogna garantire il legittimo diritto d'iniziativa esercitato singolarmente da parte dei consiglieri comunali o dai gruppi consiliari». Il presidente del consiglio comunale a Lavis, Paolo...
Lavis. «Bisogna garantire il legittimo diritto d'iniziativa esercitato singolarmente da parte dei consiglieri comunali o dai gruppi consiliari». Il presidente del consiglio comunale a Lavis, Paolo Facheris, interviene per difendere le minoranze e lo fa in una mail inviata a tutti i consiglieri. La presa di posizione era stata sollecitata dalla Lega, ancora una volta come conseguenza della discussione su Andreas Hofer e sulla possibilità di intitolargli il parco di via Rosmini (argomento di cui abbiamo scritto più volte).
Come anticipato in aula, la maggioranza ha respinto la proposta leghista e ha chiesto la convocazione della commissione toponomastica per trovare un luogo più adatto. Fra i punti all'ordine del giorno, ha però indicato anche la scelta di un nome per il ponte di ferro sull'Avisio: il Patt vorrebbe intitolarlo proprio a Hofer. Peccato che in municipio sia già stata depositata una mozione leghista – da discutere però in consiglio comunale e non in commissione toponomastica –, con una proposta diversa: la Lega vorrebbe ufficializzare il nome popolare di “pont de fer”. Al di là dei punti di vista nel merito, la Lega ha scritto nei giorni scorsi al presidente del consiglio affinché fosse data precedenza alla discussione consigliare. Un passaggio in commissione toponomastica – secondo i leghisti – avrebbe potuto in qualche modo influenzare la discussione in aula. E così Facheris ha inviato la sua comunicazione, di fatto accogliendo l'istanza della Lega e chiedendo alla commissione toponomastica di astenersi su quel punto, in attesa della discussione in consiglio. Ora, ai nostri lettori non sfuggirà che tutti questi passaggi, a colpi di regolamento, sono difficili da seguire, e talvolta da comprendere, per chi non è avvezzo al funzionamento della macchina amministrativa. Sono comunque l'ennesimo segnale di un clima politico che si fa sempre più arroventato, giorno dopo giorno. Quasi ad anticipare una campagna elettorale che, nei prossimi mesi, porterà probabilmente a un ulteriore inasprimento dei toni. D.E.