«Il Centro raccolta rifiuti è la ciliegina sulla torta» 

La protesta. I residenti delle vie Rosmini e Cembra pronti a formare un comitato di quartiere «Dopo l’area cani e la polvere del parcheggio sterrato dobbiamo sopportare anche questo?»


DANIELE ERLER


Lavis. Se le cose non cambieranno, nella zona di Lavis fra via Rosmini e via Cembra nascerà un comitato di quartiere. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è la decisione di creare un mini Crm, nel parcheggio al posto dell’area cani. Contro l’idea sono state raccolte 321 firme in due settimane: «Lo abbiamo fatto con il porta a porta. Se avessimo avuto più tempo, ne avremmo raccolte molte di più», spiegano al Trentino i portavoce della protesta. L’amministrazione sostiene che l’idea è ancora in una fase embrionale. Ma è davvero così? Rivolgendosi ad Asia – l’azienda che si occupa dell’igiene ambientale – i cittadini hanno scoperto che il progetto già esiste, con il nuovo mini Crm messo nero su bianco in una planimetria del parcheggio di via Rosmini. «Ci hanno detto che la previsione era di realizzarlo entro maggio – spiega Fabio Moser, uno dei portavoce – Anche se nessuno ci ha mai coinvolto».

Il mini Crm

Il 4 marzo, affacciandosi dalla finestra, i cittadini fotografano i camion di Asia nel parcheggio di via Rosmini. Stanno portando alcuni grossi container e stanno facendo delle prove per capire come posizionarli al meglio. È solo un sopralluogo: tutto sarà poi riportato nella sede di Asia, come se nulla fosse successo. Ma è sufficiente per allarmare chi vive in zona. «È così, per pura casualità, che abbiamo scoperto tutto. Nessuno di noi era a conoscenza dei progetti della giunta per l’area dove viviamo – spiegano –. In seguito abbiamo chiesto noi alcuni incontri con sindaco, assessori e Asia. Non siamo mai stati convocati da nessuno, neanche dopo la petizione. La giunta comunale continua a ripetere che si tratta solo di un’idea, ma abbiamo raccolto un’ampia documentazione che ci fa credere che dietro ci sia invece qualcosa di già definito». Da quel momento è stato un crescendo: prima la discussione è stata affrontata in consiglio comunale. Poi è arrivata la raccolta firme. «Abbiamo proposto una petizione apolitica che non ha lo scopo di sfiduciare l’amministrazione. Non stiamo cercando lo scontro, quello che ci sta a cuore è la vivibilità di questa zona – dicono –. Abbiamo sopportato tanto negli anni e lo facciamo tutt’ora: un parcheggio sterrato polveroso e paludoso a seconda dei periodi, un’area cani che è diventata un gabinetto maleodorante e indecente dal punto di vista igienico. Poi c’è l’inquinamento elettromagnetico causato dall’elettrodotto. Il mini Crm è come se fosse la ciliegina sulla torta».

I progetti

Nei progetti, al posto dell’area cani sarebbero posizionati due grossi compattatori, in container da 20 metri cubi: uno per la plastica e l’altro per la carta. Altri sei cassonetti (da 2.250 litri ciascuno) sarebbero destinati all’umido, mentre altri sei da 3.000 litri sarebbero per il vetro e per il secco. Esiste poi un secondo progetto che prevede il posizionamento di questi cassonetti in un’altra zona del parcheggio, in una sorta di sistemazione temporanea in attesa della liberazione dell’area cani. Tutta questa documentazione è stata fornita al Trentino dagli stessi residenti di via Rosmini. Loro l’hanno ottenuta da Asia. Nelle intenzioni della giunta, questa dovrebbe essere una sorta di isola ecologica evoluta, a disposizione di un’ampia porzione del paese. Secondo i residenti, la decisione porterebbe però a grossi disagi, fra le altre cose per l’inquinamento e l’aumento del traffico. «Chiediamo che il mini Crm non venga realizzato in quest’area – concludono – e se davvero si tratta solo di un’idea, sarà più facile metterla in discussione. In fin dei conti tornare sui propri passi è sinonimo di intelligenza e civiltà».















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