Ginecologia: arriva a Lavis il servizio di prevenzione
Lavis. Il nuovo servizio di prevenzione ginecologica e urologica a Lavis partirà in autunno, forse già a settembre. La conferma è arrivata lunedì sera nell’incontro nelle sale della biblioteca del...
Lavis. Il nuovo servizio di prevenzione ginecologica e urologica a Lavis partirà in autunno, forse già a settembre. La conferma è arrivata lunedì sera nell’incontro nelle sale della biblioteca del paese, con Elisa Zeni, responsabile provinciale di Anvolt (l’associazione di lotta contro i tumori) e con la dottoressa Elena Agostino. L’ambulatorio sarà molto probabilmente a Pressano e sarà gestito dai volontari dell’associazione che cureranno anche l’agenda degli appuntamenti. Come ha spiegato l’assessore Isabella Caracristi, è una soluzione dopo la chiusura nel 2014 dell’ambulatorio di ginecologia a Lavis, motivata dalla vicinanza con il centro sanitario di Mezzolombardo. È una questione che riguarda le donne di qualsiasi età, anche quelle giovanissime, considerando che la vita sessuale dei ragazzi è molto precoce. Oltre alla prevenzione è importante l’educazione, sia per i ragazzi sia per i loro genitori. L’intento – spiega sempre l’assessore – è di avere in paese un punto di riferimento che possa integrare l’attività dell’Azienda sanitaria, con i controlli già offerti, a scadenze regolari, a Mezzolombardo e Trento.
«Negli ultimi anni l’incidenza dei tumori nella parte ginecologica è diminuita grazie soprattutto alla prevenzione», spiega Caracristi. Le modalità di collaborazione fra il Comune di Lavis e l’Anvolt dovranno ora essere definite e divulgate alla popolazione: è probabile che si sceglierà un giorno fisso di apertura dell’ambulatorio, con visite o consulti concordati su appuntamento. Intanto però la serata di lunedì è stato un punto di partenza importante, anche se hanno partecipato solo una decina di persone, forse quelle più coinvolte dal tema. «Anvolt ci ha confermato l’interesse per aprire un ambulatorio itinerante anche a Lavis e questo è una buona notizia per noi. Appena avremo concordato le modalità, le comunicheremo alla popolazione», spiega Caracristi. D.E.