Cembra Lisignago nella rete italiana contro le mafie
Cembra lisignago. Con voto unanime, il consiglio comunale di Cembra-Lisignago ha votato l’adesione ad Avviso Pubblico, l’associazione nazionale di enti locali e Regioni per la formazione civile...
Cembra lisignago. Con voto unanime, il consiglio comunale di Cembra-Lisignago ha votato l’adesione ad Avviso Pubblico, l’associazione nazionale di enti locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie. Avviso Pubblico conta più di 440 enti associati in tutta Italia, di cui 3 in Trentino. Oltre a Cembra-Lisignago aderiscono il Comune di Mezzocorona e la Provincia. Al consiglio comunale erano presenti e sono intervenuti il coordinatore nazionale di Avviso Pubblico, Pierpaolo Romani, e il dottor Pasquale Profiti, magistrato della Procura della Repubblica di Trento.
Il sindaco Damiano Zanotelli ha illustrato le ragioni della proposta facendo riferimento alle finalità che persegue Avviso Pubblico ed evidenziando i positivi risultati per l’amministrazione che possono essere conseguiti attraverso la collaborazione con la rete nazionale di Comuni che lo compongono. «Siamo arrivati oggi a questa decisione alla fine di un percorso di maturazione della scelta, consapevoli che anche nella nostra realtà è necessario fare rete e collaborare tra amministrazioni per prevenire e contrastare la criminalità organizzata e mafiosa». «La nostra volontà - ha continuato il sindaco - è di dare sostanza alla nostra adesione con iniziative sul nostro territorio, possibilmente in collaborazione con altri comuni della nostra Comunità di valle e con un occhio di riguardo per i giovani. Non a caso abbiamo voluto assumere la decisione in occasione del tradizionale incontro con i neo-diciottenni ai quali abbiamo scelto di regalare il libro “Cose di Cosa nostra”, scritto da Giovanni Falcone e Marcelle Padovani, un libro dal forte significato civile».
Pierpaolo Romani nel ringraziare tutto il consiglio comunale ha affermato: «Entrare a far parte della nostra rete significa poter scambiare informazioni, buone prassi amministrative, avere la possibilità di formarsi sia come amministratori locali sia come dipendenti pubblici. La diffusione delle informazioni e la cura della formazione sono due strumenti importanti per prevenire e contrastare mafie e corruzione, due fenomeni diffusi su tutto il territorio nazionale, Trentino compreso».
Il dottor Profiti, riflettendo sul tema dell’incontro “Perché la legalità conviene”, ha affermato: «La legalità è il rispetto delle leggi. Dobbiamo, tuttavia, capire bene di quali leggi parliamo. La legalità conviene se si compone di leggi che rispettano le prassi della democrazia, mirano a garantire la solidarietà, il confronto fra maggioranza e minoranza, l’uguaglianza e la dignità delle persone, come previsto dalla nostra Costituzione». Approfittando della mostra fotografica allestita nella sala del consiglio, in cui apparivano i volti di Falcone, Borsellino, Ambrosoli e altre vittime, il magistrato ha dichiarato: «Abbiamo un debito di riconoscenza verso queste persone e dobbiamo onorarlo partendo dal raccontare le loro vite».