Cavedine, festa all’Apsp per il secolo di Vittoria Luccini
Cavedine. La trasformazione delle vecchie Case di riposo in Aziende provinciali per i servizi alle persone non ha comportato solo una nuova denominazione, conseguente ad un diverso assetto giuridico...
Cavedine. La trasformazione delle vecchie Case di riposo in Aziende provinciali per i servizi alle persone non ha comportato solo una nuova denominazione, conseguente ad un diverso assetto giuridico aziendale anche se di tipo pubblico, ma ha determinato un sensibile cambio di marcia nell’offerta dei servizi, puntando per quanto possibile sulla qualità nella consapevolezza che anche l’anziano pur con l’inevitabile decadimento della persona, soprattutto a livello mentale, se opportunamente seguito e stimolato evidenzia talvolta dei margini di recupero che possono rendere più dignitoso l’ultimo periodo di vita. Ecco quindi che diventa importante creare all’interno di queste residenze delle attività di animazione con il coinvolgimento degli ospiti ed uno degli appuntamenti più partecipati riguarda la “festa” per il compleanno degli ospiti.
Una ricorrenza eccezionale, quella organizzata alcuni giorni fa, per il compimento del secolo di vita della signora Vittoria Luccini e proprio nella giornata della “festa della donna”. Infatti la signora è nata a Milano l’8 marzo 1919, dove è vissuta fino ad alcuni anni fa, lavorando fino alla pensione come sarta; un’appartenenza sottolineata di tanto in tanto da alcune colorite espressioni in dialetto milanese. Pur essendo nata all’indomani della Grande Guerra, Vittoria nel pieno della giovinezza ha dovuto comunque subire l’ancor più difficile e lungo periodo della 2ª guerra mondiale, dovendo adattare il suo lavoro di sarta alle nuove esigenze belliche, confezionando berretti militari per i soldati. Ricorda ancora i terribili momenti dei bombardamenti sulla città lombarda e la costante preoccupazione per le sorti del marito in guerra, confortata nella preghiera dalla fede per Santa Rita. Il filo di collegamento col Trentino è la sorella Bianca, residente a Cavedine in seguito al matrimonio con un cavedinese da molti decenni e difatti finché era in forze, soprattutto dopo la morte del marito Alessandro, trascorreva le ferie estive in valle. Da qualche anno ha preferito trascorrere l’ultimo scorcio di vita alla Apsp “Residenza Valle dei Laghi” di Cavedine per la vicinanza della sorella Bianca. M.B.