vezzano 

Applausi per Bernardi in Bahrein 

Con la chitarrista vietnamita Thu Le sarà al Buonconsiglio in luglio



VEZZANO. Il giovane, già affermato, chitarrista vezzanese Lorenzo Bernardi si è esibito con grande successo di pubblico e di critica a Manama in Bahrein, dove ha suonato assieme alla famosa chitarrista vietnamita Thu Le, con cittadinanza italiana, lo scorso 7 maggio.

Il concerto è stato proposto dall’ambasciata italiana in Bahrein. L’ambasciatore Domenico Bellato ha invitato i due chitarristi per onorare la Festa della Repubblica italiana, che per motivazioni legate alle leggi del Bahrein non può essere festeggiata il 2 giugno. Al concerto hanno partecipato tutti gli ambasciatori presenti in questo Stato e numerose autorità di spicco locali, che hanno particolarmente apprezzato le musiche di Antonio Vivaldi, di Gioacchino Rossini (a 150 anni dalla sua morte), della canzone napoletana, di Ennio Morricone.

Questo è stato il primo di una lunga serie di concerti che porteranno Lorenzo Bernardi e Thu Le in Vietnam, in Indonesia e in India nel mese di dicembre, dove saranno coinvolti nel Calcutta International Guitar Festival.

In estate, esattamente il 13 luglio, i due artisti invece saranno in concerto al Castello del Buonconsiglio a Trento. Bernardi, questa volta da solo, terrà prima un concerto il 19 giugno nella recital hall del Conservatorio di Ho Chi Minh City, organizzato con il Consolato generale della città, e il 21 giugno ad Hanoi, presso l’ambasciata, in occasione della festa della musica.

A novembre Lorenzo Bernardi assieme a Thu Le tornerà ad esibirsi in Vietnam nel festival Alma Hanoi International Guitar Competition e nella Saigon Guitar Fest, dove terranno altri due concerti, una masterclass e saranno chiamati a partecipare alla giuria del concorso. (e.z.)













Scuola & Ricerca

In primo piano

la storia

«Fiuto e determinazione, così presi Marco Bergamo» 

Va in pensione Arervo, il poliziotto che il 6 agosto 1992 mise le manette al serial killer dopo una caccia durata tutta la notte. «Nell’83 vidi il corpo di Marcella Casagrande. Certe cose ti segnano per sempre»


Luca Fregona