Al posto dei canossiani arrivano i padri giuseppini 

Forse già da novembre. Guideranno le attività dell’oratorio e aiuteranno il parroco nella celebrazione delle messe. A Lavis il 29 c’è la festa per salutare chi se ne va dopo ben 50 anni


DANIELE ERLER


Lavis. Colpo di scena a Lavis: in paese arriveranno i padri giuseppini. Saranno loro a riempire il vuoto lasciato dai canossiani: guideranno l’oratorio e aiuteranno il parroco nella celebrazione delle messe. Probabilmente saranno a disposizione anche della casa di riposo. Soprattutto, terranno vivo il collante sociale creato dai padri in tutti questi anni, coinvolgendo sempre di più anche chi non è cattolico. La notizia è stata verificata dal Trentino e confermata da più fonti. Non c’è ancora l’ufficialità sulla data di arrivo e sul numero dei religiosi coinvolti, ma i tempi sarebbero comunque molto ristretti. Forse si dovrà attendere l’inizio di novembre.

La conferma

I padri giuseppini del Murialdo hanno intanto annunciato che lasceranno la zona pastorale dell’Alta Valsugana e Calceranica, dove attualmente risiedono tre religiosi. A proposito, mercoledì prossimo si terrà a Pergine un incontro con il vescovo. Da subito hanno spiegato che sarebbero rimasti comunque in Trentino, per iniziare il servizio in una zona completamente nuova. Quasi in contemporanea, a Lavis è arrivata la conferma del loro trasferimento nell’oratorio di via Degasperi.

I canossiani invece avevano annunciato l’intenzione di lasciare Lavis lo scorso maggio. Una decisione sofferta e motivata dal calo delle vocazioni. Dietro alle quinte, era iniziata la ricerca di un’altra congregazione religiosa che potesse prendere il loro posto. Una missione non semplice, complicata dal fatto che la crisi nelle vocazioni è in realtà un problema diffuso un po’ ovunque. Meno di un mese fa, in un incontro pubblico all’oratorio, non era filtrato nulla su questa possibile soluzione. Forse perché ai tempi non si sapeva ancora nulla di certo. Poi le cose sono cambiate molto rapidamente e potrebbe avere influito la disponibilità, a Lavis, di un oratorio all’avanguardia. Ma anche il colloquio del vescovo con una delegazione del paese, guidata dal sindaco.

Addio meno sofferto

Ieri sera intanto gli animatori, del presente e del passato, si sono riuniti proprio all’oratorio per un falò. Hanno ripetuto così una tradizione che storicamente chiude i campeggi parrocchiali a Dimaro. Ma lo hanno fatto come se fosse una sorta di abbraccio ai padri canossiani, un segno di ringraziamento dopo cinquant’anni di presenza della congregazione a Lavis.

Settimana prossima, il 29 settembre dalle 15, ci sarà la festa aperta a tutta la comunità. Sarà probabilmente un addio meno sofferto, saputa la notizia dell’arrivo dei loro sostituti.

La congregazione

La congregazione di San Giuseppe venne fondata nella seconda metà dell’Ottocento da san Leonardo Murialdo. È presente nella diocesi di Trento dal 1935, attualmente si divide fra la zona dell’alto Garda e Ledro, Rovereto, Storo e la val dei Laghi. È conosciuta anche per l’opera della comunità Murialdo che si prende cura del benessere educativo di bambini, giovani e famiglie, soprattutto di quelli in difficoltà.















Scuola & Ricerca

In primo piano