Al mercato o nei musei capendo e facendosi capire 

Mezzocorona, 6 mesi di corso di italiano e informazione civica per un gruppo   di straniere con uscite per fare la spesa, visitare il Muse e il Buonconsiglio


di Liviana Concin


MEZZOCORONA. Sei mesi intensi, pieni di impegno e condivisione, di possibilità per imparare, per condividere e crescere: sei mesi, tanto è durato il corso di italiano, formazione civica e orientamento per cittadini non comunitari promosso da Cooperativa Samuele e Cinformi con il sostegno della Provincia e la collaborazione dell’Oratorio di Mezzocorona.

Nella classe allestita nelle aule per la catechesi dell’oratorio si è trovata due mattine a settimana una quindicina di donne straniere, seguita da due insegnanti, per affrontare quello che è stato un vero e proprio percorso di avvicinamento alla comunità di Mezzocorona e al territorio trentino.

Le studentesse, provenienti da Sri Lanka, India, Pakistan, Marocco, Tunisia, Albania, Kosovo, hanno partecipato a lezioni frontali - grazie alle quali hanno imparato l’alfabeto, i suoni e i fondamenti della lingua italiana - e ad una serie di uscite sul territorio. Le donne, accompagnate dalle insegnanti, hanno conosciuto per primo il mercato di Mezzocorona, mettendo in pratica quanto imparato in aula per acquistare frutta, verdura ed altri generi alimentari. «Per chi si trova in un Paese straniero, e alle prese con una lingua sconosciuta, anche fare la spesa può essere un’impresa - hanno spiegato le docenti del corso - ma sostenendosi l’un l’altra le ragazze hanno imparato a conoscere il mercato, i venditori, e diverse persone di Mezzocorona si sono dimostrate più che disponibili ad aiutarle negli acquisti, e non solo».

Attorno a queste donne, per lo più mogli e figlie di lavoratori impiegati come operai nelle aziende della Rotaliana, è infatti cresciuta autonomamente una rete di sostegno, testimonianza di una Mezzocorona che accoglie e sostiene: vicine che accompagnano le mamme dal pediatra per aiutarle con la lingua, amiche che le guidano attraverso i servizi. Anche l’Oratorio, sostenendo un pranzo comunitario multietnico, ha voluto veicolare questo messaggio di fratellanza. Far conoscere alla comunità straniera quanto offerto dai servizi della Provincia era uno degli obbiettivi primari del corso, di cui facevano parte moduli sulla sanità, sulla scuola, sugli uffici pubblici, ma anche sul territorio Trentino.

Le studentesse hanno così potuto partecipare anche a tre diverse uscite culturali: al Castello del Buonconsiglio, al Muse e al Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina di San Michele all’Adige. «Tutte le uscite hanno colpito tantissimo le allieve - hanno continuato le docenti - che le hanno vissute come veri avvenimenti, con decine di foto e tanta voglia di imparare».

A far davvero sentire “a casa” le studentesse sono state però le tre attività svolte a Mezzocorona: la visita alla Farmacia Zanini e al suo laboratorio, con la farmacista Gabriella Zanini a guidare il gruppo come la migliore padrona di casa, quella alla Biblioteca comunale e l’uscita finale sul Monte di Mezzocorona per la quale il sindaco Mattia Hauser ha finanziato l’acquisto dei biglietti della funivia di tasca propria. «Credo che sia corretto che chi ha scelto di vivere e lavorare qui partecipi alla vita della comunità – ha spiegato il primo cittadino- così che queste famiglie possano inserirsi, diventare risorse e, perché no, conoscere anche le bellezze naturali di Mezzocorona, di cui siamo tanto fieri».













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