A Madruzzo sarà di nuovo confronto fra due liste
Valle di Cavedine. Anche nei comuni della Valle di Cavedine sono iniziati alcune settimane fa gli abboccamenti per la campagna-acquisti in vista delle elezioni amministrative del 3 maggio (salvo...
Valle di Cavedine. Anche nei comuni della Valle di Cavedine sono iniziati alcune settimane fa gli abboccamenti per la campagna-acquisti in vista delle elezioni amministrative del 3 maggio (salvo rinvii per coronavirus) e la rifinitura delle liste, soprattutto i conciliaboli con le immancabili pacche sulle spalle di saluto ed al tempo stesso di incoraggiamento fra simpatizzanti del medesimo raggruppamento di lista. Un rituale che si è ripetuto anche quest’anno seppur in sordina nel senso di non scoprire troppo presto le carte prima della quadratura definitiva dell’elenco dei candidati.
Nel Comune di Madruzzo pare si stiano riformando, pur con alcune defezioni fra le ricandidature, le due liste che si sono spartite i voti nell’ultima tornata elettorale: la lista che attualmente detiene la maggioranza in consiglio comunale, “Madruzzo Insieme”, e quella di minoranza “Uniti per Madruzzo”. Nel 2016 avevano dato vita alla prima competizione elettorale dopo la fusione nel Comune di Madruzzo degli ex-Comuni di Calavino e Lasino. Il tema di fondo della campagna elettorale, al di là delle simpatie e dei tornaconto personali per l’uno o per l’altro schieramento, sono indubbiamente i risultati di questa prima consigliatura post-fusione, anche perché Calavino (un Comune ben amministrato fino al 2015 sia in fatto di investimenti che per risorse finanziarie) non si trovava nella necessità economico-finanziaria di aggregarsi ad altri comuni; infatti il referendum consultivo pro fusione fra dissenzienti e non votanti era passato per il rotto della cuffia. Non va infatti dimenticato che i progetti di fusione sono nati per i comuni fino ai 3.000 abitanti sotto la spinta dell’allora giunta provinciale dell’obbligatorietà delle gestioni associate.
Dai primi dati emergenti, almeno nel comune di Madruzzo, sembra sia cresciuta la disaffezione dei cittadini verso la politica amministrativa locale ed il senso di appartenenza comunitaria. In secondo luogo – diversamente da quanto sostenuto dai sostenitori delle fusioni che parlavano di economie di spesa – è aumentato il costo dei servizi comunali e per di più si è verificata a livello generale una contrazione dei servizi sia in relazione ad una politica di accentramento che soprattutto per l’apertura a singhiozzo degli uffici.