È scomparso anche Primo Furlan, storico gentiluomo
San michele all’adige. Se n’è andato ieri, all’età di 86 anni, Primo Furlan, storico e instancabile collaboratore del Museo degli Usi e dei Costumi della Gente Trentina. Da alcuni anni era ospite...
San michele all’adige. Se n’è andato ieri, all’età di 86 anni, Primo Furlan, storico e instancabile collaboratore del Museo degli Usi e dei Costumi della Gente Trentina. Da alcuni anni era ospite alla casa di riposo di Mezzocorona in precarie condizioni di salute.
Furlan era nato nel 1934 ed era di Ospedaletto, in Valsugana. Per alcuni anni aveva vissuto da migrante in Svizzera, dove faceva il muratore.
Tra i primi collaboratori di Giuseppe Šebesta, fondatore del Museo, ha lavorato a San Michele dal 1972 al 1997 come tuttofare: era preparatore, si occupava degli allestimenti, faceva il custode, la guida, curava la manutenzione, i restauri, le ricostruzioni.
«Si può dire che il Museo è andato creandosi sotto le sue mani – ricorda con affetto il direttore Giovanni Kezich –. Primo era anche una persona spiritosa. Capitava che, al termine dei tour guidati, scherzando dicesse ai visitatori: “Vi è piaciuto il museo? L’ho fatto io”».
Ma non è che fosse poi del tutto una bugia. Furlan era giunto a San Michele in un momento in cui il personale era ridotto, quindi il suo contributo è stato fondamentale. In Piana Rotaliana si era anche sposato con Concetta Maffei. Insieme alla moglie e alla figlia Angelica viveva di fronte al Museo. Primo ne era il punto di riferimento.
«Era davvero un uomo d’altri tempi – aggiunge Kezich – era sempre disponibile e instancabile. Aveva rispetto, puntualità, abnegazione, precisione, doti molto difficili da trovare al giorno d’oggi. Il tutto senza perdere mai il senso dell’umorismo. Era una persona di grande umanità, rara e speciale. Molto lo si deve a Primo e dobbiamo ringraziarlo se il Museo è diventato il luogo accogliente e sereno che è. Tutti sono riusciti ad apprendere qualcosa da lui. Mancherà moltissimo». F.B.