IL BENEFATTORE

Lascia mezzo milione in eredità ai Servizi sociali

Armando D’Agosto, sarto bolzanino scomparso nel 2016, ha disposto nel testamento la donazione di 534 mila euro



BOLZANO. Il testamento lo aveva scritto a mano, chiuso in una busta sigillata e consegnato nello studio di un avvocato bolzanino che lo aveva messo in cassaforte.

Lì è rimasto per un paio d’anni, fino a quando l’avvocato ha saputo che quel signore di una certa età, Armando D’Agosto, nato il 18 luglio 1937 a Bolzano, arrivato un giorno nel suo studio dove lo aveva indirizzato un conoscente e mai più visto, era morto il 5 dicembre del 2016.

Come anticipato al legale, voleva che i suoi beni - mezzo milione di euro, 534 mila per la precisione, messi da parte in anni di lavoro - fossero destinati in parti uguali all’Azienda servizi sociali (Assb) e a due associazioni bolzanine che operano sempre nel sociale. Solo recentemente sia l’Assb che le due associazioni hanno saputo del gesto di generosità di D’Agosto e hanno accettato l’eredità.

Non era sposato, non aveva figli, non aveva neppure parenti che abitassero vicino. Al legale aveva confidato di avere un fratello che viveva in Lombardia: in assenza di testamento, l’eredità sarebbe andata a lui. Ma il sarto aveva altre idee: voleva che i risparmi di una vita, fossero destinati ad attività nel campo sociale. 













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