La svolta nel giallo della coppia scomparsa: c’è sangue sul ponte e nell’auto
Il figlio Benno indagato per duplice omicidio e occultamento dei cadaveri. Gli occhi sono puntati sul ponte di Vadena e sulla Volvo rossa di famiglia
BOLZANO. Accusato di aver ucciso i genitori e poi di avere fatto sparire i corpi. Da ieri, martedì 19 gennaio, la posizione di Benno Neumair, figlio della coppia scomparsa a Bolzano lo scorso 4 gennaio gennaio a Bolzano, traballa. L’uomo è indagato ma resta a piede libero. Ma dai rilievi del Ris di ieri sono emerse delle novità importanti: nell’auto di famiglia e sul ponte di Vadena è stato trovato sangue.
Benno, attualmente ospite di amici, è stato l’ultimo a vedere vivo i suoi genitori Peter Neumair e Laura Perselli: il suo racconto non convince gli inquirenti. Da qualche giorno i Ris stanno facendo dei rilievi molto approfonditi. Ieri hanno esaminato l’auto di famiglia.
Un lavoro meticoloso, quello compiuto degli specialisti dell’Arma, a cui hanno assistito l’avvocato Angelo Polo, che insieme al collega Flavio Moccia assiste Benno, il sostituto procuratore Federica Iovene, che segue il caso insieme al collega Igor Secco, e i familiari di Laura e Peter. Familiari che, annichiliti da un’angoscia lunga due settimane, sembravano tuttavia preparati alle pesantissime accuse mosse a Benno.
La vettura su cui c’era una notevole quantità di oggetti e indumenti è stata svuotata e passata ai raggi X, pezzo per pezzo, con l’utilizzo del luminol e del Combur test. Nulla è stato tralasciato. Test che hanno dato risultati potenzialmente clamorosi: nella vettura sono state rinvenute macchie di sangue e tracce biologiche. Materiale che è stato repertato e inviato ai laboratori di Parma per le necessarie analisi e i confronti con il dna della coppia. “Potenzialmente clamorosi” perché il sangue e le tracce biologiche potrebbero essere sì di Laura e Peter, ma potrebbero essere riconducibili anche al normale utilizzo della vettura da parte di marito e moglie.
Quelle tracce, insomma, potrebbero trovarsi sulla Volvo da molto prima che marito e moglie sparissero, rimaste lì per una serie praticamente infinita di motivi. Senza contare che sull’auto sale anche il cane di Benno. Nell’abitacolo è stato trovato anche un contenitore di quello che, in chimica, viene chiamato perossido di idrogeno, comunemente conosciuto come acqua ossigenata, di solito utilizzata anche per pulizia e sanificazione. Ipotesi. Tutte al vaglio degli inquirenti.
Nella giornata di oggi, invece, saranno l’appartamento di via Castel Roncolo e l’altro alloggio sequestrato a finire sotto la lente degli specialisti del Reparto Investigazioni Scientifiche di Parma. Il sopralluogo, che si preannuncia molto lungo, avrà inizio alle 9 e, come ieri, a seguire le operazioni ci saranno il pm, i parenti della coppia e gli avvocati di Benno.
Che, dal canto suo, rigetta ogni accusa di coinvolgimento nella scomparsa, ritiene di aver chiarito ogni tipo di dubbio, ribadendo la sua estraneità a quanto gli viene contestato.