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La ministra Messa: «Fondi Pnrr al Trentino? Dipenderà dal successo nei bandi»

Incontro a Trento, la responsabile della ricerca: «Questo territorio potrà mettere a frutto competenze e partenariati». Università, stanziati 6 miliardi per 60 progetti



TRENTO. "Come attività di innovazione il Trentino è molto vivace, e credo possa partecipare ai bandi che abbiamo predisposto mettendo a frutto i partenariati e la grande competenza in campo di ricerca e spin-off. Il territorio è famoso per capacità di trasferimento tecnologico, Quantum technology, informatica e scienze dei dati, e credo che su questo si saprà scommettere". Così la ministra dell'università e della ricerca, Maria Cristina Messa ha parlato durante l'incontro di oggi (11 aprile) a Trento su "Italia Domani-Dialoghi sul Piano nazionale di ripresa e resilienza".

"La dotazione del Trentino dipenderà da come avrà successo nei bandi. Ci sarà poi una ridistribuzione delle risorse agli atenei per dottorandi ed edilizia universitaria. Mi immagino che in futuro l'università italiana sarà ricca, dotata di scienziati e ricercatori e, spero, di donne e giovani", ha detto Messa, in riferimento allo stanziamento di 6 miliardi di euro per una sessantina di progetti in tutto il Paese.

Sull'aumento dei prezzi causati dalla guerra in Ucraina, la ministra ha rilevato come i costi dei progetti verranno adeguati a seconda del momento, dato che saranno "negoziabili in una fase post-valutativa, che terrà conto delle materie prime e degli obiettivi". 













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