il festival

La meteorologia al servizio dell’agricoltura 4.0: l’esperienza trentina

Le sfide tecnologiche sono state al centro dell’ultima giornata del Festival della meteorologia ospitato a Rovereto


di Carlo Bridi


TRENTO. Si è concluso oggi, 20 novembre, al Palazzetto dello Sport di Rovereto il festival della meteorologia con una mattinata di relazioni e tavole rotonde. Il tema della terza giornata era quello delle: sfide tecnologiche 4.0 per la meteorologia in agricoltura.

Si è trattato come ha ricordato l’ideatore e presidente del festival Dino Zardi, docente all’Università di Trento di una esperienza unica a livello nazionale, che presenta questo mondo cosi complesso e articolato in modo accessibile a tutti, mantenendo nello stesso tempo il necessario rigore scientifico. Digitalizzazione, innovazione e sostenibilità come armi a disposizione del mondo agricolo in questa intensa mattinata di lavori aperti da Giorgio Gaiardelli, nella sua veste di presidente del Consorzio ospitante, il Codipra.

Lui, dopo aver ringraziato il prof. Zardi ha ricordato come anche questo 2021 sia stato un anno funesto per molte aziende in Val di Non compresa la sua. “E’ il secondo anno su 5 che registriamo la assoluta mancanza di produzione e quindi di reddito dai nostri frutteti, prima la gelata nel 2017 ed ora la terribile grandinata.

Due anni su 5 sono troppi e avrebbero mandato gambe all’aria le aziende se non ci fosse stato una copertura assicurativa, per questo è provvidenziale il sistema assicurativo" ha esclamato Gaiardelli.

"Certo – ha proseguito – la sfida tecnologica è sempre più importante e la tecnologia 4.0 può darci una grossa mano”.

Concetti ripresi anche dal presidente del Condifesa Bolzano Stefan Klotzner, che ha sottolineato come la gestione del rischio debba fare sistema con la ricerca solo in questo modo potrà essere efficiente.

Molto interessanti le relazioni scientifiche che hanno evidenziato come il rapporto fra agricoltura ed innovazione sia fondamentale per arrivare alla neutralità climatica, ossia per produrre senza alcun impatto sull’ambiente per il 2050, tutta la filiera deve contribuire, le strategie dell’Unione europea che puntano alla riduzione dell’uso del 50% dei fitofarmaci e del 20% dei fertilizzanti sono strumenti fondamentali, per andare verso un minor impatto ambientale sono un segnale forte.

"Dobbiamo imboccare con coraggio e determinazione la transizione ecologica”, ha affermato Angelo Frascarelli presidente Ismea mentre Romano Masè dirigente generale dell’Assessorato all’Agricoltura ha affermato fra l’altro: “siamo in un’era nella quale l’impossibile è reso possibile dalle nuove tecnologie ma serve una rivoluzione nei comportamenti cominciando dall’Ente pubblico. La sostenibilità economica, sociale e ambientale non si improvvisa ma sono frutto di un grande lavoro di tutti. Per questo – ha affermato – stiamo predisponendo una piattaforma unica per l’agricoltura trentina con tutti i dati.

E, approfittando della presenza del dirigente generale del Ministero delle Politiche Agricole, ha lanciato la proposta perché questo venga fatto anche a livello nazionale.

Per Andrea Piazza MeteoTrentino “a fronte ad un mondo sempre più complesso anche nel campo delle previsioni meteo, il servizio che siamo riusciti a dare al mondo agricolo trentino via WhatsApp si è dimostrato un sistema semplice e molto apprezzato dal mondo agricolo”.

Per Mario Del Grosso Destreri, direttore generale Fem, “l’informazione è alla base di un nuovo rapporto scienza - agricoltura, ma deve essere puntuale e fatta nei tempi giusti”.

Andrea Berti, che da 17 mesi è passato a dirigere Asnacodi, intervenuto per tirare le prime conclusioni ha affermato come "dalle relazioni siano emerse delle indicazioni che ci danno una visione puntuale sui cambiamenti climatici che si presentano sempre più estremi: periodi di siccità molto lunghi che si alternano a piogge torrenziali com’è successo in Sicilia. Per questo è indispensabile che per avere redditività le aziende agricole si impegnino costantemente con grande attenzione all’innovazione. In questo quadro la gestione del rischio in modo efficiente è fondamentale la transizione verso il digitale è uno dei fattori più importanti per accelerare il passaggio. Il sistema Asnacodi –Italia ed i Condifesa si candidano a svolgere un ruolo di registi in un progetto smart per assicurare un sistema di difesa completo. Non dimentichiamo che i danni medi stimati in Italia ogni anno dalle calamità atmosferiche superano il miliardo di euro ha concluso il direttore generale del sistema assicurativo”.

In conclusione gli interventi di Giulia Zanotelli, assessore all’Agricoltura che ha sottolineato come l’innovazione sia sentita come elemento forte e necessario su cui porre particolare attenzione al fine di dare concrete risposte agli agricoltori, e Albano Agapiti, presidente Asnacodi Italia che ha ricordato il ruolo centrale di Asnacodi nell’attività di raccordo e supporto a questo settore strategico per la tutela del reddito degli agricoltori.













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