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La Festa dell’Uva di Giovo entra tra le «sagre di qualità»

E’ la seconda in Trentino dopo  la Sagra della Ciuiga di San Lorenzo in Banale. La presidente Marina Erler: «Il premio va ai 400 volontari che ogni anno la portano avanti con entusiasmo sempre nuovo»



TRENTO. C’è anche una sagra trentina tra le 18 Sagre di Qualità premiate ieri (20 marzo) in Senato a Roma dai vertici dell’Unione Nazionale Pro Loco: è la Festa dell’Uva di Giovo, la storica manifestazione dedicata alla vendemmia organizzata dalla Pro Loco.

Un titolo ambito e altamente selettivo, che riconosce gli eventi di maggiore spessore culturale, economico e tradizionale portati avanti dalle Pro Loco in tutta Italia. Si tratta della seconda sagra trentina ad ottenere l’ambito riconoscimento: la prima è stata nel 2019 la Sagra della Ciuiga di San Lorenzo in Banale.

 “E’ un onore ritirare questo premio per una manifestazione che ha raggiunto le 66 edizioni e che in questi anni è diventata strumento di aggregazione e collaborazione per un’intera comunità. Il premio va ai 400 volontari che ogni anno la portano avanti con entusiasmo sempre nuovo” è il commento a caldo della presidente Marina Erler. Apprezzamento per il premio arriva anche dalla presidente della Federazione Monica Viola, che rimarca come “questo premio rappresenta un grande traguardo per la Pro Loco di Giovo ma anche per tutto il mondo delle pro loco Trentine: testimonia infatti ufficialmente quanto il volontariato sia importante per la crescita dei territori. Riconoscendo sia il portato economico che quello tradizionale e sociale degli eventi premiati, il marchio Sagra di Qualità incentiva la diffusione di un modello virtuoso di evento, che sia non solo turisticamente appetibile, ma anche significativo per le comunità.”

Il Marchio Sagra di Qualità dell’Unpli (istituito nel 2019) identifica infatti le manifestazioni che promuovono prodotti tipici tradizionali legati al territorio, rappresentative della storia e della tradizione, che puntano alla promozione e creazione di sinergie con le attività economiche locali. Viene attribuito dopo un'attenta analisi effettuata sul campo da giurati provenienti da varie realtà Pro Loco in tutta Italia, valutando parametri come la storicità dell’evento, le ricadute in termini economici sul territorio, il coinvolgimento delle realtà economiche e associative locali. Al centro del riconoscimento pietanze legate alla storia e alle tradizioni dei territori; ricette che si tramandano segretamente, da padre in figlio; piatti strettamente legati a riti centenari e ancora oggi osservati; ricette semplici e con ingredienti naturali che rappresentano veri e propri spaccati di cultura popolare. Eventi storici che, a testimonianza del loro radicamento nel territorio, hanno superato anche le sessanta edizioni.

Le sagre certificate nel 2022: Sagra dei Fagioli (Cellole, Caserta); Sagra “Agosto Donadese” (Donada, Rovigo); “Sagra del Maccheroncino di Saragolla” (Garrufo, Teramo); “Sagra dei maccaruni” (Gavignano, Roma); “Festa dell’Uva” (Giovo, Trento); “Sagra del pesce”, (Letojanni, Messina); “Sagra del Melone” (Massanzago, Padova); “Sagra dell’Asparago Rosa di Mezzago” (Mezzago, Monza e Brianza); “Sagra dei Sughitti” (Montecassiano, Macerata); “Sagra dei ceci e dello zafferano” (Navelli, l’Aquila); “Sagra degli Scarpinòcc” (Parre, Bergamo); “Sagra del Cecatiello” (Paupisi, Benevento); “Sagra delle Cozze” (Pedaso, Fermo); “Sagra della Paccozza” (Pesco Sannita, Benevento); “Sagra della Zucca e del Cappellacio Ferrarese” (San Carlo, Ferrara); “Sagra del Bacalà” (Sandrigo, Vicenza); “Sagra delle Radici di Soncino” (Soncino, Cremona); sagra “Tovena in festa” (Tovena, Treviso). C.L.













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