La conferma da Urzì sul Cpr in regione, «Assicurazioni dal Ministero degli Interni»
Il Centro per i rimpatri sarebbe «a supporto delle politiche per la legalità e per le espulsioni di chi non ha titolo di rimanere in Italia», ha commentato Urzì (FdI). Le rassicurazioni sarebbero arrivate dal sottosegretario agli Interni, Emanuele Prisco di Fratelli d’Italia
TRENTO. "Le interlocuzioni per la definizione delle sedi per i Cpr in Trentino Alto Adige sono ad uno stadio avanzato". Lo ha dichiarato in una nota l'onorevole Alessandro Urzì, capogruppo di Fdi in Commissione Affari Costituzionali della Camera.
"Presto - ha aggiunto Urzì - saranno quindi a disposizione del territorio e delle popolazioni come sussidio fondamentale a supporto delle politiche per la legalità e per le espulsioni di coloro che non hanno titolo a rimanere in Italia, spesso in conseguenza dei reati commessi nel nostro paese. Le assicurazioni sono arrivate oggi dal sottosegretario agli interni Emanuele Prisco di Fratelli d'Italia durante un question time da me proposto in Commissione Affari Costituzionali della Camera. Non posso che ritenermi assolutamente soddisfatto delle assicurazioni e del lavoro che si sta facendo per riuscire a completare anche per il Trentino Alto Adige gli interventi a sostegno delle politiche per la legalità”.
“Il Governo Meloni, sin dal suo insediamento, è impegnato in un'azione a tutto campo volta non solo a prevenire e contrastare l'illegalità ma anche a respingere e rimpatriare nei propri Paesi d'origine coloro che commettono reati nel nostro Paese, senza avere titolo per esservi, e il dimezzamento del numero degli sbarchi rispetto a un anno fa è la prova di un cambio di rotta nelle politiche di accoglienza in Italia", ha concluso poi.