il fenomeno

La Commissione antimafia: «In Trentino un’anomala circolazione di contante»

Le operazione sospette sono cresciute del 42,5% tra 2019 e 2021



TRENTO. Il Trentino è uno dei territori "con alta propensione all'uso del contante e con un'anomala e significativa circolazione di banconote di grosso taglio". È quanto emerge dalle 21 pagine dedicate al Trentino della relazione della Commissione parlamentare d'inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali.

Le segnalazioni di operazioni sospette nel triennio 2019-21 sono cresciute del 42,5%, passando da 732 a 1.043. A quanto riferito dal direttore della filiale della Banca d'Italia di Trento, dall'analisi Uif (Unità di informazione finanziaria) emergono anomalie come "la significativa movimentazione di banconote di taglio elevato (200 e 500 euro) presso la filiale di Trento".

Dalla relazione emerge anche una scarsa consapevolezza sui rischi della presenza della criminalità organizzata, evidenziata dalla Direzione investigativa antimafia. Con l'indagine "Perfido" vi è stata una reazione iniziale, ma non un vero "risveglio" della popolazione. Sono in corso indagini su diversi siti del territorio, compresa la discarica di Ischia Podetti di Trento, e vengono monitorate società che operano nell'ambito dell'agricoltura e dell'allevamento del bestiame.













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