L’imprenditoria femminile trentina cresce: 180 le realtà nate in un anno
Hanno superato le 9.300 unità facendo segnare un più 2%. Il settore più importante resta quello dell’agricoltura
TRENTO. Con una variazione positiva del 2% (+180 unità) rispetto a 12 mesi fa, le imprese femminili registrate in Trentino al 30 giugno 2021 raggiungono quota 9.358.
Nei primi sei mesi dell'anno, le nuove iscrizioni al Registro delle imprese della Camera di commercio di Trento sono 399 a fronte di 269 cancellazioni, con un saldo positivo di 130.
Lo dicono i dati elaborati dall'ufficio studi e ricerche della Camera di commercio di Trento.
Le imprese femminili costituiscono il 18,3% del tessuto imprenditoriale della provincia di Trento, +0,2% rispetto al dato del 30 giugno 2020; si tratta - osserva lo studio - di valori sostanzialmente in linea con quelli della provincia di Bolzano (18,5%), ma ancora inferiori sia al dato nazionale (22%) sia a quello del nord est (20,5%).
Il settore in cui opera il maggior numero di imprese femminili è l'agricoltura (1.969) che, sommato a quello del commercio (1.819) e del turismo (1.535), costituisce il 56,9% dell'attività economica femminile dell'intera provincia.
Con riferimento alla natura giuridica, le imprese individuali sono 6.228 e coprono il 66,5% del sistema imprenditoriale femminile, con un aumento di 125 unità rispetto al 30 giugno 2020.
Le società di capitali sono 1.558 (+68 unità), pari al 16,6% del totale. Un tasso di variazione negativo è invece riportato per le società di persone che, rispetto al 2020, risultano diminuite di 7 unità, passando da 1.439 a 1.432, il 15,3% del totale.
Nel periodo preso in analisi, le imprese femminili e artigiane sono 1.800 (+30 unità rispetto al 2020) e corrispondono al 14,7% delle attività guidate da donne, mentre le imprese straniere classificate come femminili risultano in aumento di 62 unità (+6,7%) rispetto al 30 giugno 2020 e raggiungono quota 981, il 10,5%.
“L’importante crescita del numero di imprese femminili attive nella nostra provincia – ha commentato Giovanni Bort, Presidente della Camera di Commercio di Trento –, che a fine giugno ha superato quota 9.350 segnando un aumento di 180 attività rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, mette in luce la capacità di resilienza e le solide basi manageriali con cui le imprese gestite da donne hanno saputo reagire alle conseguenze della crisi e guardare avanti, dando un contributo decisivo alla ripresa economica complessiva del territorio”.