L’ex brigatista Azzolini indagato per la morte del carabiniere D’Alfonso. Nella sparatoria fu uccisa anche la trentina Mara Cagol
La Procura torinese gli avrebbe notificato un avviso di garanzia per l'omicidio del militare dell’Arma nello scontro a fuoco di Cascina Spiotta seguito al rapimento di Vittorio Vallarino Gancia
TORINO. L’ex brigatista Lauro Azzolini è indagato per la sparatoria di Cascina Spiotta del 5 giugno 1975, in cui morirono l’appuntato dei carabinieri Giovanni D’Alfonso e la trentina Mara Cagol, moglie di Renato Curcio.
Secondo il sito repubblica.it la Procura torinese avrebbe infatti notificato ad Azzolini un avviso di garanzia per l'omicidio del militare dell’Arma.
Lo scontro a fuoco avvenne durante l’operazione di liberazione di Vittorio Vallarino Gancia, l’imprenditore del vino che era stato sequestrato dalle Brigate Rosse.
Le indagini puntano a chiarire se Azzolini, già a capo della colonna milanese delle Br e poi dissociato, sia “l'uomo misterioso, la cui identità è stata coperta per quasi cinquant'anni”, coinvolto nella tragica sparatoria, accusa dalla quale era stato
già prosciolto.
(foto archivio Pci)