Economia

L’economia altoatesina ha rallentato nel 2023: ecco i dati della Banca d’Italia

Meno forza lavoro, ma anche un calo dell’export. Bene invece terziario e settore edile



BOLZANO. L'espansione dell'attività economica nella provincia autonoma di Bolzano si è ridimensionata nel 2023. In base all'indicatore trimestrale dell'economia regionale, l’ITER, elaborato dalla Banca d'Italia la crescita annuale in valori reali del PIL in Alto Adige sarebbe stata poco superiore all'1%, tale andamento sarebbe leggermente superiore a quella nazionale (0,9%).

Le prospettive di crescita per l'anno in corso potrebbero essere limitate da tali fattori; l'Istituto di statistica provinciale prefigura per il 2024 una debole crescita del prodotto. Le esportazioni, valutate in termini reali, sono rimaste sostanzialmente stabili (-0,2% dal 3,1% del 2022); tuttavia la loro dinamica è stata più favorevole di quella espressa dai rispettivi mercati di destinazione (cd. "domanda potenziale"), che si è ridotta del 3% circa.

Il settore edile ha continuato a crescere, beneficiando degli incentivi fiscali per le ristrutturazioni e la riqualificazione energetica degli edifici. Nel mercato immobiliare le transazioni si sono sensibilmente ridotte (-15%) dopo la forte crescita del precedente biennio, anche in connessione con l'aumento dei tassi di interesse.

Nel terziario è proseguita la crescita dei ricavi delle imprese del commercio che ha interessato sia il comparto all'ingrosso sia quello al dettaglio; l'aumento dell'attività ha beneficiato anche del rafforzamento della domanda turistica: nel 2023 le presenze turistiche - trainate dalla componente straniera e dai pernottamenti in strutture alberghiere - sono aumentate del 5,0%, raggiungendo valori massimi nel confronto storico.

In Alto Adige la crescita dell'occupazione, che aveva portato a superare nel 2022 i livelli antecedenti la pandemia, si è interrotta. Nella media del 2023 il numero di occupati è rimasto sostanzialmente stabile rispetto all'anno precedente (-0,3%); è proseguita l'espansione dei lavoratori dipendenti a tempo indeterminato mentre sono calati i lavoratori autonomi; il tasso di disoccupazione si è confermato su livelli contenuti (al 2,0%; 7,7% nella media del Paese).

Fra il 2007 e il 2023 la popolazione è aumentata del 10,1% in Alto Adige (+0,8% in Italia), vi hanno contribuito sia il saldo naturale positivo (che invece nel resto del Paese è risultato negativo) sia il rilevante apporto delle migrazioni interne ed estere.

Gli scenari demografici previsti dall'Istat per la provincia di Bolzano, sebbene più favorevoli di quelli per l'Italia, indicano per il 2042 una riduzione della popolazione in età lavorativa, che avrà un impatto sulla partecipazione al mercato del lavoro: secondo nostre elaborazioni tra 20 anni le forze di lavoro (tra i 15 e i 74 anni) si contrarrebbero di circa il 4% rispetto ai livelli del 2022. 













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