L’avvocato Radice:  «Chico Forti, impossibile fare previsioni sui tempi del rientro in Italia»

Il legale fa parte del Comitato di sostenitori: «Il trasferimento nel carcere federale conferma che la procedura è in moto»



ROMA. "Il trasferimento nel carcere federale è la conferma che la procedura è in moto ma non siamo ancora in grado di prevedere nulla su tempi e modi o ulteriori passaggi". Lo afferma l'avvocato Andrea Radice, membro del comitato 'Una chance per Chico', che riunisce gli amici storici dell'imprenditore trentino Chico Forti. 

Da due giorni il 65enne trentino, condannato all’ergastolo in Florida per l'omicidio di Dale Pike, avvenuto il 15 febbraio del 1998, è trattenuto dall'Immigrazione Usa: nelle scorse ore firmato l’accordo per scontare la pena in Italia. “Ci auguriamo che i tempi siano brevi”, l’auspicio dello zio Gianni Forti. “Per me inizia ora una rinascita”, le prime parole di Chico dopo l’uscita dal carcere di Miami. 













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L'intervento, che ha visto la partecipazione congiunta di Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza, si è concentrato principalmente su immobili e strutture abbandonate occupate illegalmente. Durante i controlli è stata anche rinvenuta una bicicletta elettrica, presumibilmente rubata. Chi dovesse riconoscere la propria e-bike può contattare le autorità