L’autobus di linea «vietato» ai profughi
L’autista tira dritto e i migranti restano a terra.
TRENTO. L’autobus di linea è «vietato» ai profughi.
Nessuna legge, nessuna direttiva, molto più semplicemente si tratta della decisione di un autista pubblico che di fronte ai migranti in attesa alla fermata decide di tirare dritto, contando sul silenzio (o peggio: l’approvazione) degli altri passeggeri.
Non si tratta di un singolo episodio, ma di un’abitudine che alcune persone vicine ai migranti - dopo aver raccolto varie segnalazioni - hanno deciso di denunciare.
Siamo a Marco, nei primi giorni di dicembre, alla fermata di via Pinera, dove i profughi del campo di accoglienza prendono l’autobus di buon mattino per raggiungere Rovereto e frequentare i corsi e le altre attività previste dal progetto di accoglienza (e pagate dai contribuenti).