«L’autista voleva “buttare giù” dall'autobus una signora perché la tessera non funzionava, ma lui rifiutava la mascherina»
La segnalazione: «Se una persona si rifiuta di rispettare delle regole durante le ore di lavoro, che se ne stia a casa». Avete una segnalazione? Mandate una mail a dilloaltrentino@giornaletrentino.it
TRENTO. Parla di una "scena incresciosa e incommentabile” Marica, una nostra lettrice che ha raccontato quello a cui ha assistito scrivendo una mail a dilloaltrentino@giornaletrentino.it.
La sua è una vera e propria denuncia di un comportamento che, se accertato (ma qui c'erano dei testimoni), è sicuramente censurabile.
“Passeggera sale su autobus, prova a strisciare il suo badge nella vidimatrice, non viene vidimato, l'autista le intima di scendere, la signora insiste a provare e dichiara di avere credito. L'autista insiste ancora mettendo in imbarazzo la signora. Insistendo a passare il badge ad un certo punto viene vidimato”, racconta Marica.
LA MAPPA INTERATTIVA DELLE SEGNALAZIONI
Sull'autobus ci sono altre persone ad assistere alla scena imbarazzante.
“La signora si sfoga al telefono con conoscenti, e fa una giusta osservazione: "L'autista voleva buttarmi giù dall'autobus, anche se avevo credito nel mio tesserino, mentre lui non indossa la mascherina che è obbligatoria". Una passeggera, solidale alla signora, invita l'autista a calzare la mascherina. L'autista si rifiuta categoricamente di calzare la mascherina”.
Aldilà della maleducazione, siamo di fronte a un mancato rispetto delle regole, sul quale andrebbero fatti degli idonei accertamenti.
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Marica protesta: “Se una persona si rifiuta di rispettare delle regole durante le ore di lavoro, che se ne stia a casa. In quasi tutti gli ambienti di lavoro vi è controllo affinché questa normativa sia rispettata, i dipendenti sopportano la mascherina tutto il giorno, altri, meno controllati, fanno quello che vogliono. Due pesi e due misure”.