L’assessore Spinelli: “In Trentino domanda di lavoro più alta che nel periodo pre-pandemia”
Nel dicembre dello scorso anno, rispetto al dicembre 2020, la crescita delle assunzioni è stata di 15.803 unità, pari ad un + 270,5%. Molti i contratti a termine
TRENTO. “Una crescita in parte attesa - sottolinea l’assessore allo sviluppo economico, ricerca e lavoro Achille Spinelli - soprattutto in alcuni settori, in seguito al progressivo venir meno delle limitazioni dovute alla pandemia, grazie alla diffusione dei vaccini. Meno scontato che la domanda di lavoro sia cresciuta, su base annua, anche rispetto al 2019, quindi all’ultimo anno free-Covid.
A fine 2021 registriamo infatti un + 1.108 occupati, pari ad una crescita percentuale dello 0,7%. Rispetto al 2020, l’aumento si fa naturalmente molto più evidente, con un +26,4%.
Sono segnali importanti, che ora dobbiamo impegnarci a consolidare, anche al netto delle nuove tensioni che purtroppo vediamo emergere nel panorama internazionale”.
Questo il commento dell’assessore provinciale Spinelli ai dati dei Centri per l’impiego relativi alla domanda di lavoro nel 2021. Nel dicembre dello scorso anno, rispetto al dicembre 2020, la crescita delle assunzioni è stata di 15.803 unità, pari ad un + 270,5%.
Nell’ultimo mese del 2021, confrontato con il dicembre 2020, i dati dell’Agenzia del Lavoro registrano un aumento delle assunzioni che interessa tutti i settori e comparti di attività. Con alcuni picchi: è ad esempio di 11.626 assunzioni in più nei pubblici esercizi, pari a un +831%. Ciò è spiegato dal fatto che nel 2020 gli impianti sciistici (e non solo), erano rimasti chiusi, a differenza di quanto avvenuto nell’inverno 2021.
La dinamica delle assunzioni a dicembre 2021 è di crescita anche rispetto a dicembre 2019, sebbene più limitata, pari a 614 assunzioni in più, per una variazione positiva del +2,9%. Per quanto riguarda le assunzioni nei pubblici esercizi i volumi di personale movimentati a dicembre 2021 restano inferiori rispetto al dicembre pre-covid, ma – spiega la Provincia - per una differenza limitata: il comparto registra infatti 13.025 assunzioni, solo il 2,5% in meno rispetto al periodo pre-pandemico.
Rispetto al 2020, le assunzioni delle imprese trentine nel 2021 crescono di 33.938 unità e del +26,4% (da 128.328 a 162.266). La domanda di lavoro delle imprese, a parte un leggero calo in agricoltura, cresce a doppia cifra decimale sia nel secondario sia nel terzo settore. Molto positivo nel 2021 è anche il saldo occupazionale. Alle 162.266 assunzioni corrispondono, infatti, 144.533 cessazioni lavorative, con le prime che prevalgono sulle seconde per 17.733 unità. Un saldo così positivo si spiega oltre che per l’aumento delle assunzioni, anche per un corrispettivo calo delle uscite lavorative (diminuite rispetto al 2020 di 1.424 unità e dell’1%).
L’aumento delle assunzioni registrato nel 2021 rispetto al 2020 accomuna tutte le tipologie d’inserimento al lavoro. Le assunzioni a tempo indeterminato in Trentino crescono di 1.503 unità (+13,7%) e le assunzioni di giovani con un contratto di apprendistato, sempre rispetto al 2020, aumentano di 1.570 unità. Tra le principali forme di lavoro a termine cresce di 1.938 assunzioni il lavoro a chiamata, di 2.702 il lavoro somministrato e infine di 26.225 assunzioni il tempo determinato.