L’Asl dell’Alto Adige punta a diventare medico-universitaria
Attuazione di un accordo di collaborazione con l'Università Privata di Medicina Paracelsus di Salisburgo per la ricerca e l'insegnamento della medicina umana. Già venti futuri medici coinvolti
BOLZANO. L'accordo di collaborazione, concluso nell'aprile 2021 tra l'Azienda sanitaria dell'Alto Adige e l'Università Privata di Medicina Paracelsus (PMU) di Salisburgo è stato rafforzato e concretizzato nel maggio 2021 con una dichiarazione di intenti firmata congiuntamente. Un totale di 20 futuri medici sta già studiando medicina umana presso l'Università Privata di Medicina Paracelsus proprio nel contesto di questo accordo.
La cooperazione tra PMU e Azienda sanitaria dell'Alto Adige ha anche lo scopo di promuovere l'innovazione, la ricerca e l'insegnamento nel settore della Sanità pubblica in Alto Adige. A questo scopo, i reparti e gli ospedali preposti all'insegnamento accademico devono essere istituiti all'interno dell'Azienda sanitaria dell'Alto Adige. Nei giorni scorsi, un'importante delegazione della PMU è stata in Alto Adige per visitare i futuri reparti e ospedali di insegnamento insieme ai dirigenti del Servizio Sanitario altoatesino. Sono stati così allacciati dei contatti personali tra le parti e vi è stata la possibilità di illustrare i contenuti dell'accordo nonché discutere le implicazioni sia per i reparti che per gli ospedali coinvolti. L'obiettivo è quello di far evolvere l'Azienda sanitaria dell'Alto Adige in un'Azienda "medico-universitaria".
A tal fine, gli sforzi nella ricerca e nell'insegnamento devono essere indirizzati soprattutto a far progredire la formazione dei medici che saranno in grado di fornire assistenza in Alto Adige. Attraverso la graduale creazione di reparti di insegnamento accademico all'interno dell'Azienda sanitaria dell'Alto Adige, sarà possibile stabilire un contatto precoce con gli studenti e le studentesse di medicina. In questo modo, l'interesse per l'Azienda sanitaria altoatesina potrà essere suscitato già durante i rispettivi tirocini o la formazione specialistica dei medici già laureati. Per l'assessore provinciale alla Sanità Thomas Widmann, la cooperazione con l'Università di Salisburgo costituisce un elemento importante per contrastare la carenza di medici e le relative implicazioni. "Stiamo creando opportunità aggiuntive di studio, creiamo un legame tra studenti e territorio nel periodo post-studio, e lavoriamo al contempo per sviluppare i nostri ospedali facendoli diventare luoghi di insegnamento e di ricerca. Questo non solo ci permetterà di attrarre nuovi medici, ma anche di accedere a nuove opportunità terapeutiche e nel complesso di innalzare ulteriormente il livello di qualità dell'assistenza sanitaria. Insomma, una situazione di vantaggio per tutti i coinvolti". Il direttore generale dell'Azienda sanitaria dell'Alto Adige, Florian Zerzer: "La collaborazione con l'Università privata Paracelsus di Salisburgo, in un'ottica di ricerca e insegnamento, apre opportunità completamente nuove per i collaboratori e le collaboratrici dell'Azienda sanitaria dell'Alto Adige, rendendo inoltre l'Azienda più attraente e interessante come datore di lavoro. Soprattutto per quanto riguarda il reclutamento di medici e lo sviluppo del personale, questa cooperazione è un grande passo nella giusta direzione e di questo sono molto contento. Infine, la collaborazione con la PMU significa anche un aumento della qualità dell'assistenza medica a medio termine e quindi un ulteriore beneficio a favore dei pazienti".