L’annuncio di Meloni: «Chico Forti tornerà in Italia». La gioia dello zio Gianni: «Confido sia qui per Pasqua»
Il trentino in Florida è detenuto da 24 anni in Florida, dove sta scontando l’ergastolo per omicidio. Fugatti: «Epilogo di una lunga e sofferta storia». Soddisfazione bipartisan per l’azione diplomatica che ha portato all’autorizzazione americana al trasferimento nel nostro Paese
TRENTO. Pasqua è alle porte (31 marzo) ma lo zio di Chico Forti, Gianni, confida che il nipote potrà essere in Italia in tempo per questa festa. «Dopo 25 anni di battaglie sembra che abbiamo vinto la guerra. «Ci vorranno i tempi tecnici, confido che per Pasqua sia qui», sono state le prime parole di Gianni Forti, ieri sera (1 marzo) dopo l’annuncio della presidente del consiglio Giorgia Meloni che dagli Stati Uniti ha fatto sapere che è stata firmata l'autorizzazione al trasferimento in Italia di Chico Forti, l’imprenditore trentino che, nel 2000, è stato condannato all'ergastolo in Florida per l'omicidio di Dale Pike, professandosi comunque sempre innocente.
Una sentenza, quella che ha definito la condanna del nostro connazionale, estremamente controversa, arrivata al termine di indagini tutt'altro che cristalline e di un processo basato su prove lacunose e contraddittorie.
Fugatti
«Apprendiamo con gioia l’annuncio del trasferimento in Italia di Chico Forti». Così il presidente della Provincia Maurizio Fugatti. «Si tratta dell’epilogo di una lunga e sofferta storia, che ha visto anche il convinto interessamento e sostegno delle istituzioni trentine. Confidiamo di poter consentire ai suoi cari - che lo attendono a Trento da 24 anni - di riabbracciarlo al più presto».
Le istituzioni trentine
«Siamo davvero contenti della notizia che Chico sarà trasferito in Italia dove potrà scontare la propria pena dopo lunghissimi anni di detenzione negli Stati Uniti. Aldilà della sua vicenda giudiziaria, sui cui non entriamo, c’è quella umana di una persona che ha mantenuto dignità e speranza, oltre ad un grande amore per il proprio Trentino. Tutti aspetti che avevo potuto verificare di persona nell’estate del 2022, quando mi sono recato a trovare Forti in cella a Miami», ha detto il presidente del consiglio regionale Roberto Paccher.
Il sindaco di Trento Franco Ianeselli: «È una bellissima notizia per Trento quella del trasferimento di Chico Forti in Italia. Siamo contenti per lui, per la sua famiglia e in particolare per la sua anziana mamma Maria e per lo zio Gianni che non hanno mai smesso di battersi e di sperare anche quando pareva non esserci alcuno spiraglio. Il ritorno di Chico in Italia è una vittoria di entrambi e di tutti quelli che non hanno mai dimenticato il loro connazionale in carcere al di là dell'oceano. In questi anni la lontananza da casa ha reso la detenzione di Chico ancora più dura. Ora comincia per lui una nuova vita, nel suo Paese, vicino ai suoi cari. Finalmente l'auspicio di tanti è diventato realtà".
Claudio Soini, presidente del Consiglio provinciale: «La arriva graditissima in Trentino, che l'accoglie con sollievo dopo averla attesa per lunghi anni. Anche il Consiglio provinciale se n'è occupato a più riprese, sempre auspicando il ritorno in patria del nostro conterraneo, per troppo tempo detenuto in Florida. Non vediamo l'ora che accada e siamo grati alle autorità e agli uomini di buona volontà che hanno reso possibile questa svolta, cosí come siamo vicini ai familiari di Chico».
Le parlamentari trentine della Lega, Vanessa Cattoi ed Elena Testor: «Chico Forti torna in Italia: con il governo di centrodestra otteniamo un risultato straordinario per i trentini che attendavano da tempo risposte sul caso. A lui e alla famiglia un caro abbraccio».
Soddisfazione bipartisan
I primi a congratularsi con il governo per l'azione diplomatica che ha condotto al rientro in patria di Chico Forti sono i presidenti di Senato e Camera Ignazio La Russa e Lorenzo Fontana. Si congratula anche la Lega, con il vicepremier Matteo Salvini: "un'ottima notizia frutto anche dell'impegno e della serietà del governo. Altra promessa mantenuta". E Forza Italia con il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani: "uno straordinario risultato del Governo e della diplomazia italiana. Orgoglioso dei nostri funzionari. In silenzio continuiamo a raggiungere risultati importanti".
Ma è bipartisan la soddisfazione per l'autorizzazione al trasferimento - annunciata dalla premier Giorgia Meloni poco prima di incontrare il presidente americano Jeo Biden nello studio ovale della Casa Bianca - firmata dal governatore della Florida Ron De Santis e attesa da tre anni, dopo un primo intervento del governo Draghi. "Siamo felici per l'ottima notizia del ritorno in Italia di Chico Forti e ringraziamo la diplomazia italiana per questo risultato", dichiarano i parlamentari del Movimento 5 Stelle delle commissioni Esteri di Camera e Senato. "Bene che il governo si sia impegnato per raggiungere questo obiettivo e bella la notizia che la premier ha dato oggi", dice il co-portavoce di Europa Verde e deputato di AVS Angelo Bonelli. "Siamo lieti di aver fatto la nostra piccola parte di stimolo e controllo per il conseguimento del risultato. Bentornato a casa, Chico!", rivendica Enrico Borghi, capogruppo al Senato di Italia Viva. Ma per Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera, il ritorno è merito di "un intenso e discreto lavoro diplomatico del governo Meloni con quello americano e lo Stato della Florida".