IL CASO

Inviti pressanti e caramelle, per la donna è stalking, per il giudice no

Una 24enne ha denunciato un 50enne perché il “corteggiamento” dell’uomo le faceva paura e non piacere. Ma il giudice lo ha assolto per insussistenza del fatto



TRENTO. Le richieste di bere un caffè insieme, quelle di passare qualche minuto da soli, un fiore fatto di caramelle come regalo. E poi la capacità di quell’uomo di farsi trovare dove lei stessa si trovava.

Una serie di episodi che hanno sconvolto la vita di una 24enne trentina tanto da spingerla a chiedere aiuto ai carabinieri e quindi denunciare il suo “corteggiatore” ossessivo per stalking.

Un’accusa pesante dal quale l’uomo (ultra cinquantenne) si è difeso con l’avvocato Giuliano Valer. Un’accusa dalla quale è stato assolto. Il giudice, infatti, acquisiti gli atti non ha ritenuto neppure integrata la molestia ed ha assolto l’imputato, per insussistenza del fatto.













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