Infermieri dall’estero in Trentino? Ferro: «Valutazione avviata, verificheremo la qualità»
Carenza di personale. Taglio temporaneo dei posti all’ospedale di Rovereto, scontro frontale tra Azienda e sindacati, Apss: «Scelte per garantire la sicurezza dei pazienti»
LA RIORGANIZZAZIONE Taglio dei posti letto e accorpamenti all’ospedale di Rovereto
TRENTO. E’ scontro frontale tra Azienda sanitaria e sindacati sulla riorganizzazione all’ospedale di Rovereto per la carenza di infermieri.
In una riunione convocata in Apss ha informato i sindacati della necessità di una temporanea parziale riduzione dei posti letto a disposizione della chirurgia e della sezione malattie infettive, in relazione all’attuale situazione di carenza di personale infermieristico nell’ospedale Santa Maria del Carmine, riduzione dovuta alla necessità di garantire i livelli adeguati di assistenza ai pazienti ricoverati e contestualmente rendere possibile la fruizione dei diritti contrattuali ai dipendenti. «Le organizzazioni sindacali – pur con toni diversi – hanno attaccato frontalmente Apss, pretendendo di inserirsi in scelte organizzative che sono prerogativa del datore di lavoro», fa sapere in una durissima nota l’Azienda che parla di “toni sconcertanti”. «Invece di apprezzare lo sforzo a tutela dei lavoratori dell’ospedale, volto a permettere in particolare una turnistica che garantisca un lavoro sicuro in ospedale, come in altre e frequenti occasioni le stesse Organizzazioni sindacali hanno giustamente chiesto all’Azienda sanitaria, hanno contestato la scelta in programma per i prossimi mesi (fino a completamento del processo in atto di nuove assunzioni di infermieri dalla graduatoria a tempo indeterminato) e contestato ad Apss di non essere informati e coinvolti nelle scelte operate».
«I lavoratori interessati – prosegue l’Azienda – sono stati tutti coinvolti nel processo con colloqui nel corso del mese di ottobre per conoscerne le propensioni personali a un eventuale impiego diverso all’interno dell’ospedale e per garantire a ciascuno che la professionalità acquisita fosse adeguatamente valorizzata anche in questa temporanea fase di eventuale riallocazione».
Infermieri dall’estero?
Nell’incontro si è parlato anche di scenari più generali e di medio lungo periodo riguardo la carenza di personale infermieristico in Trentino e in Italia. È in questo contesto che il dValutairettore generale Antonio Ferro ha informato che, al fine di affrontare la carenza di personale infermieristico dei prossimi cinque anni, che tutti gli studi scientifici rappresentano come un fenomeno difficilmente reversibile, si è avviata una valutazione sulla possibilità di ricorrere anche a infermieri di provenienza di Paesi esteri, solo dopo avere certezza sulle caratteristiche di qualità necessarie a un inserimento nel contesto trentino e italiano. Tale indicazione, tra l’altro, è stata anche raccomandata dal Ministro della salute e ripresa in questi giorni dalla Conferenza Stato-Regioni.
«Si sottolinea – conclude la nota dell’Apss – che primariamente le politiche provinciali e aziendali sono incentrate sull’attrarre all’Università di Trento sempre più studenti da avviare al corso di laurea in professioni infermieristiche, il cui inserimento nel mercato del lavoro trentino è proficuo e di assoluta qualità».