I numeri

In Trentino più laureati e diplomati della media nazionale: ma è più bassa l’incidenza nelle discipline scientifiche

Il report dell’Ispat nella Giornata internazionale dell’educazione: il 75,3% ha un diploma e il 34% una laurea. In 40 anni annullato il gap di genere



TRENTO. In Trentino si registrano livelli di partecipazione alle attività educative e scolastiche superiori rispetto a quelli nazionali. Nel 2023 il 75,3% dei residenti in provincia tra i 25 e i 64 anni è diplomato, a fronte del 65,5% medio italiano, e il 34,1% tra i 25 e i 34 anni è laureato, a fronte del 30,6% medio nazionale. Lo si legge nelle statistiche pubblicate dall'Ispat in occasione della Giornata internazionale dell'educazione.

Calano gli alunni nei vari livelli formativi a causa delle dinamiche demografiche. Nel complesso sono -3,5% rispetto a 40 anni fa e -6,9% rispetto a dieci anni fa. Fa eccezione la scuola secondaria di secondo grado, che cresce del 38% in 40 anni. Gli studenti di origine straniera contribuiscono a limitare il calo delle iscrizioni: negli ultimi dieci anni il numero totale di studenti con cittadinanza non italiana è diminuito (-2,7%), ma è aumentata la sua incidenza sul totale degli iscritti (da 12,1% a 12,4%). Quasi due terzi degli studenti di origine straniera sono nati in Italia (62,8% nel 2023).

Migliorano, sul lungo periodo, i livelli di scolarizzazione. La quota di popolazione dai sei anni in su che ha conseguito al massimo la licenza media è pari al 41,1% (era più del doppio nel 1981), mentre la quota di diplomati o laureati è pari al 58,9% (12,6% nel 1981). L'aumento è maggiore nella popolazione femminile, che in quarant'anni annulla il gap di genere.

In 30 anni i trentini iscritti all'università aumentano del 40%: erano 11,1mila nell'anno accademico 1993/1994, quasi 15,6mila nel 2022/2023. In Trentino il 56,8% della popolazione tra i 16 e i 74 anni ha competenze digitali almeno basilari nei cinque domini individuati dal "Digital competence framework 2.0". Gli studenti trentini ottengono al test Ocse-Pisa (aree di competenza di matematica e scienze) punteggi più alti rispetto a quelli medi degli studenti italiani, ma che risultano in calo negli ultimi anni e inferiori a quelli delle regioni del Nord-est. Tra le persone tra i 20 e i 29 anni, inoltre, l'incidenza dei laureati nelle discipline scientifiche è inferiore rispetto ai territori di confronto (circa 14 ogni mille giovani, contro i 17 del Nord-est e i 18 dell'Italia). 













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