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In bicicletta ma sicuri: sabato 15 marzo a Trento la manifestazione contro la violenza stradale

Ecco “Sulla buona strada”. Ad aderire associazioni come Io Rispetto il Ciclista, Uisp, Lagambiente (Circolo di Trento), Tridentum Bike, Rete Climatica Trentina e Ciclostile



TRENTO. Il mondo del ciclismo vuol fare sentire la propria voce, in nome di una rispettosa convivenza, con l'obiettivo di viaggiare tutti in sicurezza e di tornare “Sulla buona strada”, con particolare attenzione agli utenti più vulnerabili. Il crescente numero di incidenti e le recenti morti di giovani ciclisti, uccisi da persone alla guida di veicoli a motore, sono la chiara dimostrazione che il tema della sicurezza stradale non può più continuare a essere ignorato.

È per questo che il Comitato Trentino della Federciclismo, sollecitato anche dalle società che rappresentano il movimento e Fiab Trento Amici della Bicicletta si sono fatti promotori di un’iniziativa dal titolo «Sulla buona strada», una campagna e manifestazione contro la violenza stradale alle quale hanno prontamente aderito altri enti e associazioni, quali Io Rispetto il Ciclista, Uisp, Lagambiente (Circolo di Trento), Tridentum Bike, Rete Climatica Trentina e Ciclostile.

La manifestazione si terrà a Trento sabato 15 marzo, con ritrovo alle ore 15 in piazza Duomo; da lì, si pedalerà lungo le vie della città, per poi raggiungere piazza Fiera, dove si susseguiranno gli interventi degli enti e delle associazioni che hanno sottoscritto un importante documento rivolto al mondo della politica, chiedendo nell’immediato controlli sulla velocità e sul rispetto della distanza di 1,5 metri dai ciclisti, diffusione delle “bike lane” sulle strade provinciali, adozione della cartellonistica per il rispetto della distanza di sicurezza dai ciclisti, oltre a un piano provinciale di manutenzione delle strade e dei percorsi ciclabili. L’alto tasso di mortalità sulle strade richiede atti concreti.

Tra le azioni richieste alla Provincia Autonoma di Trento e ai comuni del territorio ci sono anche l’adozione di un Piano Provinciale della Mobilità Ciclistica, da promuovere anche con l’istituzione di tavoli intercomunali, l’estensione delle zone 30 km/h nei contesti urbani, la comunicazione e l’incentivazione della mobilità sostenibile, l’apertura di un tavolo con le scuole guida del territorio provinciale per una maggiore sensibilizzazione sul tema, ma anche la promozione di progetti di educazione alla mobilità sostenibile e alla sicurezza stradale nelle scuole di ogni ordine e grado, non ultimo la realizzazione di infrastrutture ciclabili sicure, quali il ciclodromo nell’area di Trento e altri circuiti protetti nelle valli. L’iniziativa ha raccolto il sostegno e l’appoggio di tanti professionisti ed ex professionisti trentini, quali Gianni Moscon, Nicola Conci, Mattia e Davide Bais, Letizia e Giada Borghesi, Alan Marangoni, Gilberto Simoni e Maurizio Fondriest, quest’ultimo impegnato in prima persona con l’associazione Io Rispetto il Ciclista. C.L.













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