Il Trentino con le sue ciclabili vince l’Oscar italiano del cicloturismo
Il prestigioso premio “Italian Green Road Award 2021”, che ogni anno va alle più belle vie verdi delle regioni italiane, è stato assegnato al Trentino e alla sua “Green Road dell’Acqua”, percorso ciclabile che da Cadino porta il ciclista a Trento, passando per Rovereto e il lago di Garda
TRENTO. Il prestigioso premio “Italian Green Road Award 2021”, che ogni anno va alle più belle vie verdi delle regioni italiane, è stato assegnato al Trentino e alla sua “Green Road dell’Acqua”, percorso ciclabile che da Cadino porta il ciclista a Trento, passando per Rovereto e il lago di Garda. La cerimonia di premiazione si è svolta nella serata di ieri a Pescara, in Abruzzo, Regione vincitrice della scorsa edizione. Il Trentino ha condiviso il primo posto, un inedito ex aequo nella storia del concorso, con la Calabria e la “Ciclovia dei Parchi”. A ritirare il premio era presente Sergio Deromedis, direttore dell’Ufficio piste ciclabili della Provincia autonoma di Trento: «Il riconoscimento premia anni di lavoro e impegno di decine di persone che hanno saputo sviluppare una rete di vie per le biciclette che non ha pari in italia, e concorre a promuovere al meglio il nostro territorio e la cultura di un turismo lento e sostenibile. A loro va il merito». Con Deromedis si è complimentato anche il Presidente della Provincia Maurizio Fugatti: «Si tratta di un riconoscimento che ci riempie di orgoglio, in una terra, quella trentina, di sportivi, di campioni e di amanti delle due ruote, che ormai da numerosi anni ha puntato sul turismo green e sulle ciclabili». Già nel 2019, il Trentino aveva sfiorato la vittoria, piazzandosi terzo al concorso con la ciclovia della Valsugana.
“Italian Green Road Award 2021”, l’Oscar italiano del cicloturismo, arriva per la prima volta in Trentino con un podio condiviso. L’ambito riconoscimento, assegnato ai territori che pongono attenzione al turismo “lento” e alle due ruote, incorona congiuntamente un territorio del Nord Italia, il Trentino, da anni alfiere dei viaggi su due ruote e una regione del Sud, la Calabria, che solo in tempi più recenti ha investito in infrastrutture e servizi per il cicloturismo, una modalità di vacanza in grande crescita nel nostro Paese. La giuria ha premiato due percorsi tra loro molto diversi: La Green Road dell’Acqua, percorso tra le valli e lungo l’acqua della Provincia Autonoma di Trento, e la Ciclovia dei Parchi, dalle montagne al mare della Calabria. L’inedito podio dell’Italian Green Road Award ha dunque i colori luminosi dei fiumi e dei laghi della provincia di Trento e le sfumature aspre e dolcissime delle foreste e del mare della Calabria, tra paesaggi alpini e appenninici, borghi arroccati e boschi secolari.
L’Italia su due ruote.
Alle spalle di Trentino e Calabria si piazzano, nell’ordine, la Regione Emilia Romagna e la Regione Marche. Ben 16 tra regioni e province autonome hanno candidato quest’anno fino a due ciclovie, a conferma di un crescente interesse per il cicloturismo, mettendo a dura prova i giurati che hanno avuto il compito di scegliere tra così tante valide proposte: quasi un vero e proprio giro d’Italia tra i più bei percorsi di mobilità slow di Abruzzo, Basilicata, provincia autonoma di Bolzano, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sicilia, Toscana, provincia autonoma di Trento, Umbria e Veneto. L'Oscar italiano del cicloturismo viene assegnato ogni anno alle “vie verdi” di quelle regioni italiane che si sono particolarmente distinte nell’attenzione al turismo “lento” e che hanno saputo valorizzare i percorsi ciclabili completandoli con servizi idonei allo sviluppo del turismo su due ruote.
Le motivazioni.
La Green Road dell’Acqua è un percorso ciclopedonale che conduce, lungo un territorio spettacolare, alla scoperta del basso Trentino. Si tratta di una rete ciclabile asfaltata in sede propria, 143 chilometri di ciclovia attrezzata che inizia al confine con la provincia di Bolzano, a Cadino di Faedo e, dopo aver attraversato 20 comuni, si conclude a Trento.
La giura e il pubblico di Pescara hanno applaudito Sergio Deromedis, direttore dell’Ufficio piste ciclabili della Provincia autonoma di Trento, ritenuto uno dei “padri” delle ciclabili del Trentino. «L’acqua - si legge nella motivazione delle giuria - è la protagonista del percorso, che si snoda tra il fiume Adige e il lago di Garda e altri specchi e corsi d’acqua, costeggiando vigneti e punti panoramici». Una parte di questo itinerario è servito da un efficiente bike sharing pubblico extraurbano e forse il più esteso d’Europa, con 90 ciclo stazioni, 1000 stalli e 60 chilometri di rete connessa. «Ben segnalata e magnificamente servita - continua la giuria - la green road è stata realizzata convertendo 113 chilometri di argini fluviali, ferrovie e strade dismesse, un rispettoso recupero e un’importante valorizzazione del territorio. Impegno, tenacia e realizzazione a regola d’arte sono state le motivazioni che hanno decretato la vittoria della Green Road dell’Acqua, in un territorio che da decenni investe nell’organizzazione e nella promozione dei percorsi ciclabili e che oggi dispone di un’estesa e pregevole rete di ciclovie: un esempio da seguire».