Il Pd: «Sulla legge salva Fugatti i dubbi degli uffici tecnici»
I Dem: «Siamo fiduciosi che anche il Presidente del Consiglio provinciale saprà cogliere la fondatezza e la rilevanza di questi rilievi»
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TRENTO. «La lettura delle osservazioni tecniche formulate dai competenti Uffici del Consiglio provinciale, in sede di istruttoria del disegno di legge 52, appunto il ben noto "Salva Fugatti", conferma e conforta le molte perplessità ripetutamente espresse dalle forze politiche di minoranza nei giorni scorsi». Lo scrive in una nota il consigliere provinciale del Pd del Trentino, Alessio Manica.
«I dubbi sui vincoli costituzionali e sulla giurisprudenza della Suprema Corte in materia di norme elettorali nelle regioni a statuto speciale impongono ulteriori riflessioni su di una proposta di legge che appare, anche alla luce di tali considerazioni, sempre più costruita al solo scopo di garantire un futuro al Presidente Fugatti e a chi da questi dipende, oltrepassando urgenze politiche e normative ben più evidenti».
A fronte di questa situazione, il Partito Democratico del Trentino «rinnova il suo impegno, in ogni sede, volto ad evitare manipolazione "ad personam" e sulla base di urgenze inesistenti se non per interessi di parte, delle regole comuni, come quelle elettorali. Siamo fiduciosi che anche il Presidente del Consiglio provinciale, nel ruolo centrale di garante delle istituzioni dell'autonomia speciale che lo Statuto gli attribuisce, saprà cogliere la fondatezza e la rilevanza di questi rilievi tecnici, che aggiungono dubbi profondi ad una iniziativa legislativa partita ben più che con il piede sbagliato", conclude il presidente del gruppo del Pd del Trentino in Consiglio provinciale».