Il gestore del rifugio Casati: "Li avevo messi in guardia"
Renato Alberti racconta le ultime ore dei tre alpinisti austriaci morti sul Gran Zebrù.
SOLDA. «Gli avevo detto che non c’era traccia, che non vi era salito nessuno». Renato Alberti, gestore del rifugio Casati, ricorda le parole rivolte ai tre compagni di escursione austriaci morti sulla via normale verso la cima del Gran Zebrù.
Lì avevano pernottato Andreas Klein di 28 anni di Hall in Tirol, Martin Ferschmann di 49 anni di St. Georgen e Tamara Höbinger di 32 anni di Waidhofen an der Thaya prima della loro ultima ascesa. «Erano gli unici a volerla affrontare tra gli scialpinisti che alloggiavano al rifugio. Tutti gli altri ospiti, una quindicina, avevano optato per percorsi più sicuri. Sì, a loro tre avevo parlato. Li avevo messi in guardia». Purtroppo non è bastato.