Ice Rink di Piné: gli sportivi chiedono che si salvi l’Olimpiade
Mentre il presidente della Provincia Maurizio Fugatti ribadisce che non ci sono rinunce, il mondo del ghiaccio gli ricorda che ha bisogno di quella vetrina
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PINÉ. Sul palazzetto coperto per il pattinaggio a Piné il dibattito e la polemica sono apertissime. Incontrando il ministro Salvini, il governatore Maurizio Fugatti ha fatto il punto. Per dire che «non ci sono novità, se non che noi abbiamo fatto e stiamo facendo tutto quello che si doveva fare a livello progettuale e di risorse». Smentendo quindi chi sostiene che in realtà non ci sarebbe la volontà di realizzarlo.
La Provincia, ha aggiunto, attende una proposta: quando sarà arrivata la si valuterà «perché questo è un dovere istituzionale. Siamo pronti e crediamo di essere in grado sotto l'aspetto progettuale e tecnico di fare l'opera». Concludendo poi che la decisione finale «spetta al Trentino ma anche agli altri territori. È per questo che siamo molto sereni nel valutare le prospettive che ci vengono poste dagli organizzatori». Quindi ancora nessuna certezza.
Contro lo spostamento delle gare a Torini è invece l'appello di ieri di un gran numero di esponenti del mondo sportivo: «sarebbe una grande occasione mancata, e non solo per il pattinaggio di velocità, una disciplina di grande tradizione che con gli atleti del nostro territorio ha sempre dato lustro all'Italia, ma per tutto lo sport trentino», scrivono diversi "attori del mondo degli sport del ghiaccio", tra cui le società del ghiaccio trentine, i componenti del Comitato Trentino Fisg, il presidente Paolo Deville, e i consiglieri Claudia Beretta, Maurilio Meneghini, Tiziano Odorizzi e Luca Zampedri.
«Le Olimpiadi rappresentano - sostengono - un grandissimo impegno ma anche un'eccezionale valorizzazione dei territori in cui si svolgono. In questo caso, si accenderebbe un riflettore unico anche sulle realtà sportive del ghiaccio, una possibilità di visibilità internazionale senza eguali con ricadute sullo sviluppo di tutto il movimento a livello territoriale oltre che nazionale, con la risistemazione - nel modo che auspichiamo più sostenibile possibile a lungo termine - e rilancio di strutture che rappresentano una risorsa per lo sport e il turismo sportivo locale». Chiedono quindi si faccia tutto il possibile «per mantenere l'altopiano di Piné tra i grandi protagonisti dell'Olimpiade 2026».