I sindacati: «Allarme colpi di calore nei cantieri edili trentini»
La Fillea: «Servono aree ombreggiate e fresche, pause di 10 minuti per ogni ora di lavoro, bottiglie di acqua fresca con l’aggiunta di sali minerali»
TRENTO. “In questi giorni di pesante caldo afoso c’è l’allerta rossa per il rischio colpo di calore per gli operai che lavorano nei cantieri edili, in particolare quelli stradali e sulle coperture. Non si deve scordare che il colpo di calore in alcuni casi può condurre anche alla morte”. Lo scrive in una nota la Fillea del Trentino.
“Come ogni anno siamo costretti a lanciare l'allarme, per il rischio di colpo di calore nei cantieri edili del territorio trentino e per la diffusa mancanza delle relative prescrizioni nei Piani di Sicurezza Cantieri, che invece dovrebbero obbligatoriamente prevederle, in quanto il rischio di infortunio da colpo di calore è un rischio tipico in estate.
E’ assolutamente necessario che tutti i soggetti responsabili di ogni singolo cantiere, committenza, appaltatore, direttore dei lavori e coordinatore della sicurezza, si adoperino affinché le misure di mitigazione del rischio siano puntualmente applicate.
E’ necessario che siano presenti aree ombreggiate e fresche, che si prevedano e si comandino pause di 10 minuti per ogni ora di lavoro, che ci sia sempre acqua fresca con l’aggiunta di opportuni sali minerali”.
“A riguardo nei giorni scorsi l’Inail ha emanato un Vademecum e delle linee guida nazionali a tutela dei lavoratori esposti alle alte temperature, che indica operativamente come garantire la salute e sicurezza nei cantieri (e non solo).
Le aziende devono garantire la presenza degli strumenti di rilevazione della temperatura e umidità in ogni cantiere, e devono riorganizzare il li orari di lavoro dove necessario. In particolare si segnala la sotto utilizzazione del ricorso alla Cassa Intgrazione per le lavorazioni a temperature percepite superiori a 34 gradi, come previsto dalla Circolare INPS del 03/05/2017”.
“E’ urgente che tutti gli organismi di controllo e ispettivi si impegnino ad evitare che i lavoratori dei cantieri edili possano sentirsi male a causa dell’eventuale mancato rispetto delle norme sulle alte temperature stagionali – conclude la Fillea – , prescrivendo dove necessario i provvedimenti necessari per la tutela dei lavoratori nei cantieri”.