I 16mila libri del fondo Feierabend alla biblioteca universitaria di Trento
Una raccolta che riguarda la pittura, la scultura e le installazioni dell'arte italiana dall'inizio del Novecento al primo ventennio del XXI secolo: resterà in città per almeno 30 anni
TRENTO. Per il suo fondo sull'arte italiana del Novecento, dopo aver vagliato diverse alternative, alla fine ha scelto l'Università di Trento con la Biblioteca universitaria centrale a scaffale aperto.
È la storia - si legge in una nota dell'ateneo - di Volker W. Feierabend e del suo amore per l'arte.
Feierabend, classe 1935, collezionista di riferimento per tutte le maggiori gallerie di arte contemporanea, imprenditore tedesco, ha deciso di non tenere per sé quella vasta collezione di libri che, come sottolinea, "non è nata da un giorno all'altro, ma in 50 anni, per approfondire le conoscenze sugli artisti e sulle loro opere".
Una raccolta di oltre 16mila volumi che riguarda la pittura, la scultura e le installazioni dell'arte italiana dall'inizio del Novecento al primo ventennio del XXI secolo.
Per tutelare e valorizzare la collezione e renderla accessibile a un pubblico più vasto il fondo è stato depositato per 30 anni a titolo gratuito all'Università di Trento, che ha garantito la catalogazione dei volumi e la loro promozione per attività di studio e ricerca.
A firmare il contratto sono stati il rettore dell'Università di Trento, Flavio Deflorian, e Thorsten A. Feierabend, attuale presidente della Fondazione VAF Stiftung. La fondazione è stata istituita in Germania nel 2001 per far conoscere l'arte italiana attraverso opere, pubblicazioni, mostre e altre iniziative.