«Valentini era un rinnovatore» 

Borgo Lares, intitolazione ufficiale della sala conferenze Ascoop a Carlo Eligio, scomparso nel 2012


di Walter Facchinelli


BORGO LARES. Ieri nella sede della Società Cooperativa Ascoop a Borgo Lares, si svolto un doppio appuntamento per le Giudicarie, l’intitolazione della sala conferenze della Cooperativa a Carlo Eligio Valentini e l’incontro “Uno sguardo al mondo del lavoro nelle Giudicarie”. A fare gli onori di casa Emilio Salvaterra, attuale presidente di Ascoop, «Cooperativa che si misura col mercato, le sue problematicità ed è vincente. Nata nel 1979, da allora ha dato lavoro a 4.500 persone. Nel 2016 ha lavorato 290.000 ore, con 255 soci lavoratori dei quali il 77% da donne. Occupandosi di pulizie, verde e facchinaggio, lavori socialmente utili e multiservizi e call center». Emilio Salvaterra ha conosciuto e ricordato Carlo Eligio Valentini come «persona di grande coerenza, forti valori e impegnato nel sociale». A “pennellare” la figura di Carlo Eligio Valentini c’erano molte persone che l’hanno apprezzato e conosciuto, nella sua lunga carriera «di persona a disposizione della gente» dove è stato sindaco di Villa Rendena, presidente del Parco Adamello Brenta e tra i soci fondatori di Ascoop «nata per creare lavoro e occupazione a persone fragili».

A tratteggiare il ricordo dell’amico Carlo Eligio Valentini, protagonista della sinistra kessleriana della Democrazia Cristiana «amministratore, cooperatore, persona che affrontava i problemi con trasporto, aveva idee stravaganti ma che guardava al futuro», sono intervenuti gli amici di vita e di partito Luca Carli, Lorenzo Dellai e Tiziano Mellarini, affiancati da Pasquale Bazzoli, coordinati da Diego Nart. Per Luca Carli «era un grande amico e maestro di vita. Aveva inventiva, buona volontà e coraggio, era generosissimo, giocoso e giusto». Lorenzo Dellai ha esordito dicendo «è stato un onore essergli stato amico», «era una persona per bene dallo sguardo sincero, cooperatore, sindaco, amministratore e militante democristiano». Insomma «una persona che teneva molto ai valori sociali, alla vita collettiva e donava il proprio tempo agli altri». L’assessore provinciale allo sport Tiziano Mellarini ha ricordato «nel 1977 e nel 2000 ha ricevuto due stelle al merito sportivo per attività e impegno. Ha fondato il GS Javrè, era caparbio, capace e credeva nei valori dello sport». Pasquale Bazzoli ha rimarcato: «Lui ha sempre coltivato l’utopia per il nuovo, era un sognatore del rinnovamento e miglioramento della società».

La figlia Gloria, a nome dei familiari ha ringraziato per aver ricordato il padre scomparso il 31 gennaio 2012.

Nell’incontro “uno sguardo al mondo del lavoro nelle Giudicarie” Mauro Fezzi, presidente della Federazione Trentina della Cooperazione ha detto «la Cooperazione deve essere riferimento nella società, deve scommettere sui giovani perché loro sanno interpretare i bisogni e le utopie del domani». Il presidente del Consorzio Lavoro Ambiente, Germano Preghenella, ha sottolineato «sono momenti difficili e occorre puntare sui territori. L’occupazione viene dopo il lavoro, è necessario creare lavoro e continuità». Il consigliere provinciale Mario Tonina ha plaudito all’intitolazione della sala a Valentini: «Come lui dobbiamo interpretare i valori di autonomia, cooperazione, guardando al futuro e dando attenzione ai deboli».













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