Un parco storico valorizza la ex fortezza d’Ampola
Il progetto all’Ampola. L’architetto Valentina Grassi racconta la genesi: «Un grazie a tutti gli enti con i quali abbiamo collaborato. Ora il sito è inserito nella rete Trentino Grande Guerra»
Storo. Da qualche settimana è aperto al pubblico il Parco Forte d'Ampola, percorso culturale che sorge nei pressi dell'ex forte d'Ampola nel Comune di Storo, un luogo reso attraente e suggestivo dalla vicina cascata d'Ampola ma che può anche vantare una storia ricchissima sia per quanto riguarda il Risorgimento che la Prima Guerra Mondiale.
Un percorso culturale
La responsabile dell'iniziativa, l'architetto Valentina Grassi spiega così la genesi del progetto e il suo completamento: «E' già da alcuni anni che stiamo lavorando al progetto di valorizzazione dell'ex forte d'Ampola tramite la realizzazione di un parco-storico che da pochi giorni finalmente è visitabile. Come preannunciato l'estate scorsa, si tratta di un progetto che ha lo scopo di valorizzare l'area ove è esistita, tra il 1861 e il 1875, la fortezza d'Ampola, riconoscendone il valore di un tempo. Il tutto avviene tramite un adeguato percorso culturale innovativo, ricco di contenuti inediti. Non mancano approfondimenti naturalistici che stiamo sviluppando grazie alla collaborazione con il Muse. Un sentito ringraziamento è doveroso agli illustri enti con cui abbiamo avuto l'onore di collaborare, tra cui il Museo Storico Italiano della Guerra Onlus, il Museo Storico Tentino, il Muse e la Rete di riserve Alpi Ledrensi. Un ringraziamento particolare va alla Soprintendenza dei beni culturali di Trento - Ufficio beni architettonici. Il nuovo punto di interesse culturale è già stato inserito all'interno della rete Trentino Grande Guerra tra i forti austroungarici trentini e sarà presto inserito tra gli itinerari storico-culturali della zona».
Sistemi di prenotazione
Il Parco Forte d'Ampola si avvale di moderni sistemi di prenotazione: «Esiste già un sito internet ove è possibile acquistare biglietti on-line, prenotando il giorno della visita - conferma Grassi - a tutti coloro i quali sono interessati all'iniziativa consigliamo di prenderne conoscenza attraverso una visita al Parco o contattando la sottoscritta ai riferimenti indicati sul sito internet, in modo di essere informati nel merito dei contenuti culturali del parco stesso, evitando così inutili e fuorvianti malintesi».