l’indagine

Tione, scontrini fantasma nei bazar cinesi: due denunciati per 3 milioni di redditi non dichiarati

Indagine della Finanza: sequestrati beni per 1,1 milioni di euro. I registratori di cassa non erano collegati all'Agenzia delle entrate



TIONE. La Guardia di finanza di Tione ha contestato ricavi e redditi non dichiarati per quasi tre milioni di euro ai titolari di due imprese commerciali che eludevano il fisco mediante registratori di cassa non collegati all'Agenzia delle entrate. A quanto appurato dai militari, i due imprenditori, responsabili di una società che gestiva due bazar cinesi, emettevano scontrini "fantasma" in caso di pagamenti in contanti, utilizzando invece registratori collegati al sistema per i pagamenti elettronici.

I finanzieri hanno scoperto l'evasione durante una normale attività ispettiva, avvenuta nel 2023, notando alcune incongruenze tra le somme incassate e quelle debitamente dichiarate. Da ulteriori approfondimenti è emerso come i due imprenditori, entrambi cittadini di origine cinese, avessero formato il proprio personale dipendente su quale registratore di cassa utilizzare in caso di pagamenti in contanti.

I due sono stati denunciati e dovranno rispondere di dichiarazione fraudolenta, occultamento e distruzione di documenti contabili, violazione della responsabilità amministrativa. Sono inoltre stati sequestrati beni per 1,1 milioni di euro, tra cui una villetta, due auto di grossa cilindrata e conti corrente.













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