Sulla gestione del “Grilli” il sindaco non retrocede
La polemica a Storo. Dopo la decisione della giunta Turinelli si sono scatenate le opposizioni «Scelta non corretta». La replica: «Due bandi deserti, L’alternativa era tenerlo chiuso»
Storo. Nella questione della gestione dell'impianto sportivo "Grilli" di Storo entra in campo la politica. Poco dopo che la vicenda è divenuta di dominio pubblico i gruppi dell’opposizione storese “Fare” e “Crescere Insieme” si sono prodotti in un duro j’accuse contro la maggioranza, dichiarandosi sconcertati dalla decisione del Comune di prendere in gestione “il Grilli” e definendo i rivali "arroganti nei modi e nei fatti", per poi invitarli a tornare sui propri passi. Una scelta che però il sindaco di Storo ritiene impossibile essendoci di mezzo 2 bandi di gara andati deserti e 2 proroghe di gestione già concesse al Calciochiese.
Lo scontro sui social
La pista politica si diceva. Giovedì sulla pagina Facebook dell'opposizione di Storo è comparso questo messaggio riferito all'"affaire Grilli": «Sconcerto è la prima parola che ci viene in mente dopo aver appreso della decisione del Sindaco. Sconcerto perché questa vicenda chiude nel peggiore dei modi cinque anni di una maggioranza abituata ad imporre le proprie scelte auto-convinta che siano le migliori a priori, arrogante nei modi e nei fatti. Sarebbe bastato un pizzico di umiltà ed immedesimarsi di più in chi mette lavoro e passione in quello che fa. Sconcerto non solo perché la giunta Turinelli ha operato una scelta che non riteniamo corretta: ci mancherebbe, in questi cinque anni ci ha abituato a questo e ad altro. Ma perché in questa vicenda a mancare è stata la Politica, i confronti tra sindaco, assessore e associazioni, il sedersi attorno a un tavolo (indispensabile per noi, evidentemente una perdita di tempo per altri) per parlare con gli attori principali e trovare la soluzione migliore. Invitiamo il sindaco a tornare sui suoi passi per trovare una mediazione che riteniamo fondamentale e ancora possibile: l'unica strada per continuare a garantire alla comunità un servizio prezioso come quello della Casa dello Sport».
La reazione del sindaco
Parole che non sembrano aver fatto granché presa sul primo cittadino settaurense: «Di mediazione si parla quando c'è un conflitto in corso - dice Turinelli - qui invece siamo solo di fronte ad un'amministrazione che ha messo in campo la piena applicazione della legge sullo sport con 2 bandi molto generosi andati deserti, il secondo dei quali ad esempio prevedeva 50 mila euro netti a favore del gestore più la possibilità di usufruire dei proventi delle tariffe a società terze, più la gestione di un impianto fotovoltaico in cambio della gestione ordinaria dell'impianto e del pagamento delle utenze. Condizioni che molti amministratori e sportivi dei Comuni vicini al nostro mi dicono di invidiare. A fronte di ciò l'amministrazione è costretta a riprendersi la gestione del "Grilli", proprio perché l'alternativa sarebbe stata tenerlo chiuso. Il nostro impegno sarà massimo per arrivare presto a un nuovo bando allargato e faremo di tutto per ridurre al minimo i disagi per sportivi e tifosi. Per quanto riguarda gli allenamenti del Calciochiese ricordo comunque che resta loro in gestione fino al 2022 il campo sportivo di Darzo, che è omologato per qualsiasi tipo di competizione. Aggiungo che, come abbiamo scritto, ci aspettiamo che il "Grilli" ci sia riconsegnato nella piena funzionalità, così come del resto era stato affidato al Calciochiese al momento in cui lo ebbe in gestione».
Bando generoso
Ma se il bando era così generoso perché nessuna delle società che utilizzano il "Grilli" si è fatta avanti per prenderlo in gestione? Turinelli un'idea se l'è fatta: «Premesso che ciò che è avvenuto è legittimo diciamo che sorge il sospetto che nella scelta di alcuni dirigenti del Calciochiese possano aver pesato considerazioni ulteriori rispetto alle sole questioni economico-sportive. In ogni caso, da parte nostra non c'è e non c'è mai stata alcuna preclusione verso la società sportiva Calciochiese. A riprova di ciò li vedremo già la settimana prossima, in un incontro richiesto da loro nella giornata di ieri (l'altro ieri ndr)».