Storo, Nascimbeni assolto in tribunale dalle minacce

STORO. La vicenda si trascinava da quasi tre anni ma ieri l'altro in tribunale a Trento il giudice Giuseppe Serao lo ha assolto per non aver compiuto il fatto. Era fine agosto del 2015 quando un...



STORO. La vicenda si trascinava da quasi tre anni ma ieri l'altro in tribunale a Trento il giudice Giuseppe Serao lo ha assolto per non aver compiuto il fatto. Era fine agosto del 2015 quando un imprenditore di Storo riceve una missiva anonima, stampata a pc ma inviata all'interno di busta compilata di pugno, dal contenuto minatorio inquietante. L'imprenditore (già in passato scottato da un'altra vicenda simile) procede ad effettuare regolare denuncia – querela contro ignoti per il reato di “minaccia grave” dai carabinieri di Storo. Le forze dell’ordine iniziano subito le attività d'indagine disponendo, tra le altre cose, l'intervento dei Ris di Parma per evidenziare e acquisire eventuali impronte digitali sui reperti cartacei e trasmettono infine alla Procura di Trento un fascicolo a carico di Fabio Nascimbeni, imputato di minacce aggravate.

La Procura dispone a questo punto una perizia grafologica delle scritte apposte sulla busta contenente la lettera minatoria per accertare se le stesse fossero riconducibili alla mano del Nascimbeni. Il perito nominato giunge a sostenere che «si conferma che l'indirizzo sulla busta è stato vergato dal Nascimbeni». Ieri l'altro alla seconda udienza è stato ascoltato il consulente grafologo di parte, Cristina Sartori, nominato dall'avvocato Claudio Tasin. La consulente Sartori ha ribattuto punto dopo punto all'analisi tecnico grafologica del perito ed al termine della sua deposizione, dopo un allineamento del pubblico ministero e avvocato di parte nel richiedere l'assoluzione dell'imputato, il giudice dottor Giuseppe Serao ha sentenziato l'assoluzione con formula piena di Fabio Nascimbeni per non aver commesso il fatto a lui ascritto. (a.p.)















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