Storo, 60enne chiama i carabinieri: «Venite o ammazzo qualcuno». Arrestato
L’uomo ha violato il divieto di avvicinamento e minacciato la sua vicina di casa. La donna aveva presentato una denuncia per atti persecutori
TRENTO. I carabinieri di Storo e Pieve di Bono hanno arrestato in flagranza di reato un uomo del posto, di circa 60 anni, ritenuto colpevole di aver violato il divieto di avvicinamento alla sua vicina di casa. La donna aveva presentato una denuncia per atti persecutori dato che, in svariate circostanze, era stata minacciata ed offesa pubblicamente dall'uomo.
La situazione sembrava essersi tranquillizzata. Invece, improvvisamente, alle 13.30 circa di venerdì scorso (13 ottobre), l’uomo, fuori di sé dalla collera e biascicando frasi poco comprensibili, ha contattato la centrale operativa di Riva del Garda, affermando esplicitamente che se i carabinieri non fossero intervenuti subito a Storo avrebbe ammazzato qualcuno.
L'operatore di Centrale ha immediatamente inviato una pattuglia. I militari, conoscendo perfettamente l'uomo e la vicenda lo hanno raggiunto all'interno della sua abitazione, trovandolo in evidente stato di ebbrezza alcolica.
Anche di fronte ai carabinieri, l'uomo ha iniziato a gridare e proferire frasi sconclusionate, affermando che, se i carabinieri non avessero fatto qualcosa, prima o poi avrebbe "torto il collo alla sua vicina di casa", mostrando loro anche un foglio su cui aveva annotato tutta una serie di comportamenti, a suo dire molesti, tenuti dalla donna.
A quel punto, i militari hanno sentito la donna per cercare di capire cosa fosse successo apprendendo che poco prima l'uomo si era presentato di fronte la sua finestra e al suo rimprovero di allontanarsi immediatamente aveva ribattuto offendendola e minacciandola di morte, facendo ritorno poi verso la propria abitazione. I carabinieri hanno sequestrato gli appunti manoscritti del 60enne e per lui è scattato l’arresto.