Scuole materne, calo di iscritti
A Storo e Lodrone hanno ridotto anche le classi. A Darzo situazione invariata
STORO. In vista della ripresa dell'attività scolastica (3 settembre per tutti) alla materna Isidora Cima di Storo si riscontra un calo non solo tra le sezioni (da 4 a 3), ma anche fra gli stessi alunni. Da 86 di dodici mesi fa si passa ora a 72. Lo spiega Diego Coser, presidente della Fondazione di via San Floriano. Sono lontani i tempi quando all'asilo di Storo di bambini se ne contavano 130. In calo anche gli iscritti di Lodrone che scendono da 42 a 29. Coser guarda al progetto pedagogico della materna di via San Floriano.
«Si tratta del documento che esplicita la natura e l'identità istituzionale, educativa e culturale della nostra scuola dell'infanzia il cui anno di fondazione risale al 1920. Per la sua realizzazione – spiega Coser - noi come ente gestore dovremmo tenere conto della prospettiva professionale del personale. Tale progetto pedagogico costituisce la sintesi di un percorso di confronto e di analisi svolto dal nostro consiglio direttivo al fine di tracciare linee educative rispondenti ai bisogni e alla crescita dei frequentanti nonché delle caratteristiche sociali e valoriali della comunità». Alla materna «e docenti sono al momento nove, poi abbiamo una segretaria e quattro operatori oltre alla responsabile di cucina».
Numeri in calo anche alla materna di Lodrone che rispetto a Storo (che quest'ultima ha come referente la Federazione scuole materne) fa invece parte a Coesi. A presiedere tale realtà locale c'è Chiara Zontini che per una vita (41 anni) ha insegnato alla materna di Storo. Zontini è stata la prima laica (rispetto alla gestione suore Sacramentine) a fare insegnamento. «Rispetto ad un anno fa - parole sue - da lunedi 3 settembre a Lodrone siamo sotto di 13 iscritti e il personale rimane il medesimo dello scorso anno».
Invariata la situazione a Darzo la cui scuola, rispetto a Storo e Lodrone, è invece provinciale - comunale.